Capezzoli piatti o introflessi? capiamo la differenza.

Capezzoli piatti o introflessi? capiamo la differenza.

Ti stai chiedendo se i tuoi siano capezzoli piatti o introflessi? Scopri le (eventuali) differenze.

Esiste un differenza tra chi presenta i capezzoli piatti e introflessi.

I capezzoli introflessi sono una delle anomalie del seno più odiate sia dalle donne che dagli uomini (sì, anche il genere maschile può soffrirne).

Tale malformazione è fortunatamente risolvibile con la chirurgia estetica, precisamente con la mastoplastica correttiva.

L’intervento è consigliato perché sebbene si tratti di un difetto fisico, l’imbarazzo causato dal capezzolo introflesso può causare anche problemi psicologici e sociali.

Inoltre questa anomalia può compromettere totalmente l’allattamento al seno o causare forti difficoltà.

Una circostanza che spesso fa soffrire le madri, le quali possono sentirsi inadatte. Sappiamo bene che non è così, ma una mamma che non può nutrire suo figlio al seno spesso si sente inferiore a chi invece allatta.

Possiamo quindi affermare che la mastoplastica correttiva non risolve solo malformazioni ma anche difficoltà e problemi psicologici ad esse legati.

Tante persone, probabilmente anche tu che stai leggendo questo articolo, hanno però un interrogativo: “Ho i capezzoli piatti o introflessi?”.

Vediamo insieme come si presenta il capezzolo introflesso e l’eventuale differenza con il capezzolo piatto.

Capezzoli introflessi: ecco come riconoscerli.

Il capezzolo introflesso, che se presente dalla nascita è causato da dotti galattofori troppo corti o retratti, si configura in uno dei seguenti modi:

  • si ripiega su se stesso;
  • ha un senso di fuoriuscita deviato, per esempio verso destra o verso sinistra;
  • è totalmente invertito, quindi si protende verso l’interno della mammella;
  • fuoriesce solo sotto stimolazione, per esempio con il freddo, con la stimolazione tattile o con la suzione del bambino. Questo è il caso meno grave: non compromette l’allattamento ma è solo un problema estetico.

In quest’ultimo caso la papilla viene spesso definita come “capezzolo piatto”.

Ecco svelato l’arcano!

 

Né le coppette per far uscire il capezzolo, né tantomeno gli esercizi di estroflessione del capezzolo possono aiutarti.

E nemmeno il nipple piercing.

Tale piercing infatti viene praticato molto vicino all’areola, proprio alla base della papilla. Dunque se questa è piatta… Rimane piatta.

Forse ti deluderemo (e ci dispiace) ma è così: solo la mastoplastica correttiva può cambiare in maniera permanente la tua condizione.

Nel prossimo paragrafo ti spiegheremo in quale caso il capezzolo introflesso può essere motivo di preoccupazione. Infine ti forniremo tutti i dettagli riguardo la mastoplastica correttiva.

Capezzolo introflesso: quando preoccuparsi e quando invece stare tranquilli.

Il capezzolo introflesso dalla nascita, che sia piatto, rientrante o deviato, non dovrebbe destare motivo di preoccupazione.

Come hai potuto leggere, le cause si riconducono a dotti lattiferi troppo corti o retratti (per via di aderenze ai tessuti mammari).

In questo caso la mastoplastica correttiva svolta da un dottore chirurgo estetico risolverà tutti i tuoi problemi.

Ben altro discorso se il capezzolo piatto (o con altre forme di introflessione) si presenta in età adulta ed è accompagnato da secrezioni.

Capezzolo introflesso e secrezioni sierose e/o ematose possono infatti essere la spia di un cancro al seno.

Le preoccupazioni sono ancor più fondate se si presentano altri peculiari sintomi, esposti nel seguente articolo: “Capezzolo introflesso: quando preoccuparsi e come riconoscerlo“.

Dunque se il tuo caso è sospetto non esitare: recati immediatamente dal tuo medico di base, anche se sei un uomo.

L’incidenza rispetto al genere femminile è nettamente minore, ma i casi di cancro alla mammella nell’uomo sono comunque diversi.

Se presenti capezzoli piatti o gravemente introflessi ma non hai notato la fuoriuscita di secrezioni, allora non preoccuparti e passa al seguente paragrafo.

Mastoplastica correttiva per capezzoli piatti o introflessi

La mastoplastica correttiva è utile in casi di capezzoli piatti o introflessi in due particolari casi.

Ecco quali:

  • qualora il capezzolo introflesso sia presente dalla nascita;
  • se i capezzoli piatti, retratti o deviati sono il risultato di un precedente intervento chirurgico.

Lo svolgimento dell’intervento è molto più semplice a dirsi che a farsi:

  1.  il chirurgo, dopo l’anestesia, pratica prima di tutto un’incisione periareolare, dunque lungo il bordo dell’areola mammaria;
  2. mediante l’incisione riesce ad individuare i dotti galattofori e liberarli dalle aderenze che causavano l’introflessione del capezzolo. In alcuni casi si possono eseguire altre operazioni per fermare il capezzolo all’esterno;
  3. arrestato il sangue e cucite le ferite, il seno viene bendato e la/il paziente paziente è pronto/a per uscire dalla sala operatoria. Poche ore dal risveglio e potrà tornare a casa!

 

Contatta subito Dottor Cristiano Biagi, chirurgo estetico con migliaia di interventi al seno alle spalle, e prenota una visita gratuita!