La Carbossiterapia.

La Carbossiterapia.

In cosa consiste e perché non sostituisce una mastoplastica.

 

Nonostante il desiderio più grande di molte pazienti dello studio del dott. Biagi sia avere un seno prosperoso e ringiovanito, bisogna fare i conti con la paura di doversi sottoporre a un intervento chirurgico.

I metodi operatori più soddisfacenti sono quelli già conosciuti, come la mastoplastica additiva sottomuscolare, retroghiandolare e Dual Plane. In realtà questi sono i metodi più sicuri ed efficaci, soprattutto se eseguiti da mani esperte di professionisti nel settore.

Spesso, però, può capitare che, magari leggendo su internet, compaiano metodi alternativi meno invasivi, meno costosi e promettenti risultati miracolosi. Uno di questi è la carbossiterapia, che consiste nell’infiltrazione sottocutanea di anidrite carbonica al fine di gonfiare il seno.

 

Come funziona.

Tramite degli aghi sottilissimi collegati a un apposito macchinario, la Co2 viene infusa in forma gassosa per via intradermica.

Questo procedimento provoca un’attività vasomotoria che, attivando la circolazione sanguigna, aiuta a bruciare i lipidi.

Va detto che questa tecnica non nasce appositamente per il seno ma ha molteplici finalità, anzi, viene più spesso utilizzata per altre aree del corpo come viso, palpebre, collo, mani, gambe e glutei.

La funzionalità principale della carbossiterapia è rivolta a combattere inestetismi quali la cellulite e le adiposità localizzate, oppure per ringiovanire i tessuti come nel caso del viso e del collo.

 

Perché non è adatta per il seno.

Per una scarsa percentuale la tecnica viene utilizzata per migliorare il seno.

In realtà non esistono controindicazioni accertate che vietino le infiltrazioni nel seno ma, possiamo dire, che i risultati sono praticamente nulli.

In genere chi si sottopone a un ciclo di carbossiterapia deve mettere in conto circa un minimo di 10 fino a 20 sedute, in base ai risultati ottenuti. Ne deriva che il trattamento potrebbe rivelare delle tempistiche dilatate, anche di mesi senza vedere dei cambiamenti degni di nota.

Si può quindi dire che questo processo è inutile. Chi si sottopone a un intervento di mastoplastica additiva ambisce ad avere un seno prosperoso e prorompente, difficilmente ottenibile con la carbossiterapia.

Per questo tale pratica viene sconsigliata, perché lunga, dispendiosa e inefficace.

Gli unici mezzi che garantiscono effetti immediati ed efficaci sono quelli chirurgici tradizionali, ossia la sottomuscolare, la retroghiandolare e la Dual plane.

Questo sistema, infatti, permette di studiare le condizioni specifiche di ogni paziente, scegliere insieme al chirurgo quale sia la tipologia e la misura delle protesi più adatte da inserire.

Un nuovo impianto mammario è sinonimo di sicurezza per avere un seno dall’aspetto tonico e ringiovanito.

 

Per questo motivo non farti convincere da metodi facili. La mastoplastica è sì un intervento chirurgico ma l’unico a garantire risultati efficaci e duraturi nel tempo.

Contatta il dott. Biagi e chiedi una consulenza gratuita per capire quale sia il trattamento più adatto a te.

 

Foto di Tirachard Kumtanom da Pexels