Come gestire il movimento delle protesi dovuto a un aumento di peso.

Come gestire il movimento delle protesi dovuto a un aumento di peso.

Protesi che si muovono dopo aumento di peso?

 

Anche una volta guarita da un intervento di mastoplastica additiva di tipo sottomuscolare, retroghiandolare o dual plane, può capitare, anche se in via del tutto eccezionale, che le protesi si spostino dalla sede destinata e tu avverta uno strano fastidio.

Nonostante sia un inconveniente piuttosto raro, non sei la prima e unica donna a imbattersi in una problematica del genere. Spesso non è neanche dovuto a un errore del chirurgo, ma allo stesso processo di guarigione.

Fondamentale è l’osservazione delle tempistiche in cui si presenta il fenomeno. Se la protesi si muove dopo 2 mesi, o a volte, entro l’anno, le cause da investigare sono diverse.

 

Vediamo insieme di cosa potrebbe trattarsi:

  • Tasca di alloggiamento troppo grande: se la tasca predisposta ad accogliere la protesi è troppo grande, è normale che questa al suo interno si muova. Spesso si tratta davvero di pochi centimetri che, però, fanno la differenza.

 

  • Presenza di siero nella tasca: il sieroma, ossia la produzione di liquidi nella tasca protesica. I sintomi prevedono dolore e gonfiore, oltre a una sensazione di movimento.

 

  • Aumento considerevole di peso: se si tratta di un aumento repentino e considerevole, soprattutto a ridosso dell’intervento, è probabile che la protesi si sposti dalla sua sede e si avverta uno strano senso di movimento al seno.

 

Devi ricordarti che aumentare di qualche chilo non è causa di tale complicazione. Ma se ti rendi conto di un considerevole ingrassamento, correlato a questa sensazione, contatta subito il tuo medico per fissare una visita.

Devi ricordare anche, però, che la tasca protesica ha bisogno del suo tempo per formarsi, trattandosi di una cicatrice. Per questo non devi avere fretta di osservare l’esito dell’operazione. Ogni cosa richiede i suoi tempi.

È solo dopo qualche mese che potrai effettivamente verificare la buona riuscita dell’intervento e per questo, è assolutamente necessario che tu segua alla lettera i consigli del chirurgo nel decorso post operatorio.

È essenziale, per evitare lo spostamento delle protesi, indossare un reggiseno contenitivo, nelle settimane immediatamente successive all’intervento, oltre a una fascia elastica e a evitare movimenti o sforzi intensi con le braccia.

Bisogna dire che quando si avverte uno strano senso di “movimento”, la sensazione è spiacevole e molte donne si sentono spaventate da questo imprevisto. Per questo, vi diamo alcune indicazioni per saper gestire l’ansia del momento. Infatti, un timore lecito è quello di capire se le protesi possano essersi rotte, oltre a essersi spostate.

  • Rotazione delle protesi: si avverte un senso di movimento circolare, dovuto alla contrazione del muscolo pettorale in seguito a sforzi con le braccia. A volte può dipendere dalla forma delle protesi, scongiurato in caso di protesi rotonde ed ergonomiche.
  • Dislocazione delle protesi al seno: dormendo in posizione prona, le protesi potrebbero spostarsi creando un’asimmetria dei seni.
  • Rottura della protesi: questa è più difficile che succeda, perché può accadere dopo diversi anni dall’impianto, e può essere causato da difetti di fabbricazione.

Ogni caso è a sé stante, i sintomi sono diversi e non si può mai generalizzare.

Se credi di essere di fronte a uno spostamento delle protesi, dovuto a diversi motivi tra quelli appena accennati, non aspettare e contatta immediatamente il dott. Biagi.

Saprà rispondere alle tue domande e risolvere i problemi dovuti da un precedente intervento, anche se eseguito da un altro medico.