Come scegliere le migliori protesi per il proprio seno

Come scegliere le migliori protesi per il proprio seno

Ecco le migliori protesi al seno per la mastoplastica additiva.

Quando si parla di un intervento di mastoplastica additiva o di mastopessi la scelta delle protesi è un aspetto di fondamentale importanza.

Scegliere le migliori protesi per il proprio seno, e adatte alla propria conformazione fisica, determina buona parte del risultato.

Non è detto che un chirurgo utilizzi la stessa tipologia di protesi di un altro, ma è comunque importante siano di estrema qualità.

Vogliamo però sottolineare quanto sia importante scegliere un chirurgo in Italia, e non all’estero, in quanto gli impianti, prima di poter entrare in commercio nel nostro Paese, vengono sottoposti a rigide prove di sicurezza.

Tali prove includono le seguenti verifiche principali:

  • Integrità e resistenza del guscio esterno.
  • Grado di coesione del gel.
  • Resistenza all’usura, agli urti e a traumi.
  • Resistenza alla compressione, allungamento e deformazione.
  • Analisi riguardanti l’abrasione e la tossicità.
  • Analisi sulla composizione chimica delle protesi.
  • Verifiche sul livello di sterilità effettivo.
  • Verifiche sulla biocompatibilità.

E altro ancora. Prima di essere immesse sul mercato (per quanto riguarda l’Italia) ogni singola protesi deve passare positivamente tutte queste verifiche.

Tra le migliori marche di protesi in commercio nel nostro Paese troviamo le seguenti:

  • Motiva (l’azienda ha anche realizzato le migliori protesi ergonomiche, utilizzate da Dottor Cristiano Biagi)
  • Mentor (Johnson and Johnson)

Devi sapere comunque che le protesi mammarie sono suddivise in diverse tipologie. Sarà il chirurgo, con il tuo consenso e basandosi sulla tua conformazione fisica e sui tuoi desideri, a decidere quali scegliere per il tuo intervento di mastoplastica additiva.

Protesi per il seno migliori? Ecco le diverse tipologie.

Le protesi per il seno non presentano tutte la stessa forma, ma anzi: in base a questa possono essere di 3 tipologie differenti.

Ecco di seguito quali:

  • Protesi rotonde: le prime immesse sul mercato, le protesi tonde presentano una forma semisferica e il punto di maggior proiezione è fisso, al centro. Il punto di proiezione è quello di massima altezza delle protesi (se sollecitate da forza di gravità): ciò significa che in quelle rotonde non cambia a seconda dei movimenti di chi le indossa.
  • Protesi anatomiche: presentano una forma a goccia e, se sottoposte a forza di gravità, il punto di massima proiezione si trova in basso.
  • Protesi dinamiche, dette anche ergonomiche: la novità nel campo della chirurgia del seno, sono composte da un gel che si sposta in base ai movimenti della donna. Di conseguenza garantiscono una mastoplastica additiva dal risultato molto naturale. Presentano inoltre una superficie nanotesturizzata che riduce ai minimi termini il rischio (già piuttosto raro) di rigetto. Se sottoposte a forza di gravità, il punto di massima proiezione si trova nel polo medio-basso.

Questi impianti possono essere, come puoi immaginare, di diverse dimensioni. In base al loro volume vengono chiamate (dalla meno alla più voluminosa) protesi a bassa, media e alta proiezione.

Quali protesi scegliere tra rotonde, anatomiche ed ergonomiche?

Premesso che la scelta delle protesi sia di competenza del chirurgo, il quale ovviamente chiederà il tuo consenso, ogni tipologia di impianto è adatta a risolvere alcuni difetti e ha un impatto visivo differente dagli altri.

Ecco di seguito cosa intendiamo.

Protesi rotonde

Sono spesso utilizzate nelle donne che hanno la necessità di riempire fortemente il polo superiore delle mammelle, in quanto il riempimento risulta ottimale anche quando la donna è in piedi.

C’è però un problema: questa forma è differente dal seno non rifatto e dunque non garantisce un risultato naturale.

Protesi anatomiche

Vengono spesso utilizzate per correggere la vicinanza del complesso areola capezzolo (C.A.C.) al solco sotto-mammario, in quanto la loro forma a goccia tende a portare l’areola più in alto rispetto alla posizione naturale.

Protesi ergonomiche

Le protesi ergonomiche sono in assoluto le migliori per chi desidera un seno rifatto effetto naturale. Il risultato è un seno morbido, del tutto simile a uno non rifatto.

Si adattano perfettamente alla fisicità di pressoché qualsiasi donna e permettono anche un buon risollevamento del C.A.C. (in quanto, se sottoposte a forza di gravità, il punto di maggior proiezione è medio-basso).

Il volume delle protesi per il seno.

Protesi a bassa, media o alta proiezione?

Come puoi immaginare, anche il volume delle protesi mammarie viene scelto (prima dell’operazione) dal chirurgo in accordo con le tue esigenze.

Devi sapere che durante la prima visita di controllo il medico esaminerà – tra le altre cose – la tua conformazione fisica, la tipologia di seno e ascolterà quali sono i tuoi obiettivi.

Al fine di non diventare una pentita della mastoplastica additiva ti consigliamo di scegliere degli impianti ben proporzionati al tuo fisico. L’effetto finale sarà ottimo e difficilmente avrai dei ripensamenti a riguardo.

Per esempio, delle protesi ad alta proiezione mal si sposano con un fisico minuto, e se questo è il tuo caso potresti pentirtene amaramente.

Fare una scelta ben ponderata è indispensabile in questi casi: è il tuo seno e dovrai portarlo a vita, a meno che non ti voglia continuamente sottoporre a interventi di mastoplastica!

Ora sai tutto sulle protesi per il seno e hai ricevuto un’infarinatura di quello che ti dirà il chirurgo estetico durante la prima visita.

Vuoi avere maggiori informazioni sulla mastoplastica additiva?  contatta subito Dottor Cristiano Biagi e, se vuoi, richiedi una prima visita gratuita!

Foto di Jana Kukebal da Pexels