Prima di iniziare le sedute è necessario effettuare un’attenta valutazione clinica; questa è fondamentale per capire se l’inestetismo sottintende una patologia, come l’irsutismo da cause ormonali – in tale caso si consiglia una valutazione ginecologica e/o endocrinologica – oppure se siamo davanti ad una ipertricosi di semplice risoluzione.
Una volta valutato clinicamente il/la paziente, si procede con la rasatura dei peli. Nei quindici giorni precedenti alla seduta laser è assolutamente sconsigliato fare depilazioni con cera, pinzette o epilatori elettrici (tipo silk epil). Questo perchè il raggio laser risulta efficace e risolutivo solo quando colpisce il follicolo nella fase anagen, ossia la fase attiva di crescita. Questo spiega anche perché sono necessarie più sedute (in genere dalle 5 alle 7 sedute): i follicoli che, al momento della seduta, sono nella fase “ dormiente” non reagiscono alla terapia. Le sedute vengono eseguite ogni 4 settimane per dare il tempo ad altri follicoli di entrare nella fase anagen.
Le zone che si possono trattare sono le più comuni del viso e del corpo sia dell’uomo che della donna.
Le sedute vengono effettuate integrando un sistema di raffreddamento che rende la terapia praticamente indolore.
Dopo la seduta la pelle potrà restare, solo per poche ore, arrossata e leggermente edematosa.
Non sono necessarie cure particolari dopo il trattamento, soltanto la fotoproiezione nel caso in cui vengano trattate zone esposte alla luce solare.
Il laser vascolare Nd-yag ha un’elevata affinità per l’emoglobina. Questo ci consente di trattare, preservando perfettamente la cute circostante e con estrema precisione, lesioni vascolari come capillari, telangiectasie, couperose, angiomi spider e angiomi rubino.
Per quanto riguarda il trattamento dei capillari del viso, sono in genere sufficienti due o tre sedute a cadenza mensile. Solitamente, dopo il trattamento possono apparire un leggero edema della zona trattata e piccole vescicole che si risolvono con l’utilizzo di crema con antibiotico e cortisone. Alla fine del trattamento non rimarranno ipopigmentazione né cicatrici.
Anche le malformazioni vascolari, come angiomi spider e rubino del viso e del corpo, possono essere eliminate con una o due sedute. Anche in questo caso possono formarsi piccolissime vescicole che dovranno essere trattate con crema antibiotica.
I capillari degli arti inferiori sono allo stesso modo facilmente eliminabili con il laser Nd-yag.
Prima di iniziare il ciclo di trattamenti occorre effettuare un esame clinico per valutare la presenza di insufficienza venosa superficiale e/o profonda: in caso di sospetto di una patologia venosa cronica sottostante, verrà consigliato un esame specialistico con eco color doppler vascolare.
Una volta deciso di procedere con il trattamento, verrà valutata la tipologia di intervento da fare: vale a dire se sarà sufficiente la sola terapia laser o se sarà necessaria una terapia combinata con sclerosanti.
Il trattamento è solo leggermente fastidioso, pertanto la seduta laser viene eseguita senza anestesia locale; viene comunque utilizzato un sistema di raffreddamento che riduce al minimo il disagio.
Dopo la seduta viene eseguito un bendaggio con compresse imbevute di acqua fredda per limitare l’edema che si forma dentro il vaso trattato. Rossore e gonfiore del capillare trattato possono persistere per qualche ora dopo il trattamento. Nei giorni successivi si possono formare crosticine che permangono per un certo periodo di tempo che può variare da una a tre settimane.
Per alcuni giorni giorni è quindi consigliabile l’uso di creme lenitive e fortemente idratanti per accelerare i tempi di guarigione.
Le sedute laser solitamente vengono eseguite, sulla stessa zona, ogni 6/8 settimane, ossia dopo la completa guarigione delle piccole crosticine che possono formarsi.
La couperose, vale a dire il rossore diffuso del viso nei fototipi chiari, può essere trattata invece con un’altra sorgente, cioè con luce pulsata (IPL- Intense Pulsed Light).
Dopo un test effettuato per individuare la risposta della cute alla luce, si procede con il trattamento che è solitamente indolore.
Dopo la seduta può esserci un rossore che si risolve in pochissimo tempo.
Per la risoluzione di questo inestetismo possono essere necessarie dalle due alle quattro sedute, a cadenza di 3/4 settimane.
In tutti i casi di terapia laser in zone fotoesposte è obbligatoria la proiezione con creme a schermo totale.
Dopo un’attenta valutazione della iperpigmentazione, una volta escuso cioè che si tratti di melasma, cloasma, macchie emosideriniche o infiammatorie per le quali sono preferibili altri trattamenti (maschere e/o peeling cutanei a base di principi depigmentanti), si procede alla seduta con luce pulsata o con laser q-switch 532 nm, ovvero con i due laser che hanno come bersaglio (cromoforo) la melanina.
Le sedi elettive sono viso,collo, decolletè e mani.
Dopo il laser la macchia si scurisce per qualche giorno, dopodichè comincia a schiarire. Se il trattamento viene eseguito con luce pulsata ed esteso a tutto il viso e/o collo, nei giorni si assiste ad un miglioramento del tono, del colorito, e della texture cutanea, nonché ad una riduzione del numero e diametro dei pori. In questo caso si parla di fotoringiovanimento.
In genere sono sufficienti 2-3 sedute o in numero minore se le macchie sono scure e la pelle è chiara.
Il trattamento è solitamente indolore.
Dopo la seduta si può osservare, oltre allo scurimento delle macchie, rossore e gonfiore intorno all’area trattata.
Nei giorni seguenti il trattamento sono consigliate creme fortemente emollienti e una fotoproiezione a schermo totale.
Il trattamento viene eseguito con laser chirurgico CO2.
Grazie all’affidabilità e maneggevolezza del sistema si possono vaporizzare, con estrema precisione e assenza di sanguinamento, la maggior parte delle lesioni dermatologiche quali cheratosi seborroiche e attiniche, nevi epidermici e sebacei, cicatrici acneiche, dermatofibromi, condilomi, fibromi penduli, milio del volto, discromie superficiali, xantelasmi, verruche, etc….
Solitamente la lesione si risolve con una sola seduta, senza sequele cicatriziali.
Nei giorni seguenti è consigliabile applicare una crema antibiotica e/o cicatrizzante.
Nelle zone fotoesposte è strettamente consigliato l’utilizzo di fotoproiezione a schermo totale.
Il resurfacing classico ablativo è una delle tecniche di ringiovanimento più “antiche”, più efficaci e più utilizzate in medicina e chirurgia estetica.
E’ un intervento che viene eseguito in ambulatorio chirurgico con anestesia generale o sedazione.
E’ un trattamento che prevede una guarigione piuttosto lenta ed un ritorno della pelle alla normalità piuttosto lungo.
I risultati sono eccellenti per quanto riguarda l’attenuazione delle rughe, delle cicatrici da acne e delle macchie. E’solitamente sufficiente una sola seduta per ottenere dei risultati eclatanti.
L’evoluzione tecnologica ha però portato una grande innovazione nell’ambito del resurfacing introducendo la tecnica frazionata, vale a dire l’emissione della luce laser per punti: vengono cioè generate delle micro-zone di stimolazione termica e di ablazione alternate a zone di tessuto non trattate. La guarigione in questo modo risulta più rapida per la riparazione da parte del tessuto sano non trattato. Questo ci consente di ottenere risultati brillanti con una convalescenza minima.
Il calore emesso dalla luce penetra in profondità e questo provoca una contrazione del collagene, che induce nell’immediato una tonificazione cutanea, e una stimolazione dei fibroblasti; il tutto porta nei mesi ad un’evidente tonificazione e rassodamento del tessuto. L’effetto microablativo contribuisce da subito all’attenuarsi delle rughe superficiali e delle macchie.
Dopo la seduta la pelle risulta fortemente arrossata e rigonfia; questo effetto persiste per uno o due giorni, dopodichè compariranno delle micro-crosticine nelle zone di penetrazione del raggio laser. Una volta scomparse la pelle presenta un colore lievemente rosato.
Dopo tre-quattro giorni dalla seduta è possibile applicare un fondotinta coprente, possibilmente per pelli sensibili.
Il trattamento con laser CO2 frazionato è pertanto indicato nelle seguenti condizioni: invecchiamento cutaneo generico; cicatrici da acne; smagliature cutanee; pigmentazioni cutanee profonde.
L’utilizzo di due lunghezze d’onda 1064 nm e 532 nm ci consente di trattare tatuaggi scuri e la maggior parte dei tatuaggi colorati.
Il risultato del trattamento dipende da due variabili: la localizzazione del pigmento (ossia la profondità) e la risposta dello stesso alla luce laser. Questo ci spiega perché inizialmente è difficile prevedere il numero delle sedute necessarie. Il linea di massima si parla comunque di una media di quattro-sei sedute; per una rimozione completa potrebbero però esserne necessarie anche di più.
Il trattamento non richiede anestesia e solitamente risulta molto ben tollerato. È possibile tuttavia applicare, un’ora prima della seduta, una semplice crema anestetica.
Dopo il trattamento la zona trattata può risultare arrossata e rigonfia. Possono inoltre comparire delle crosticine che si risolvono nel giro di poco tempo. Le sedute vengono però eseguite ogni 4-6 settimane per dare il tempo alla cute di guarire perfettamente.
L’esito estetico solitamente è buono; può residuare una lieve ipopigmentazione che si risolve comunque in breve tempo.
Le adiposità localizzate sono depositi di grasso generalmente resistenti alle diete ipocaloriche, che si localizzano tipicamente in sedi “critiche”: nelle donne a livello della regione glutea e peritrocanterica (“culotte de cheval”), interno cosce, ginocchia, caviglie; nei maschi sopratutto a livello della regione addominale. In entrambi i sessi altre zone da trattare sono la regione cervicale (collo e mento) e la zona dorso lombare (fianchi).
I trattamenti non chirurgici delle adiposità localizzate comprendono essenzialmente la cavitazione ultrasonica e la laser lipolisi – smart lipo.
La cavitazione ultrasonica medica consiste nell’applicazione di ultrasuoni con effetto di cavitazione-rottura sulle cellule adipose: si utilizza una sonda metallica che viene applicata sulle aree di interesse per un tempo prestabilito (dai 7 ai 15 minuti per area); le sedute necessarie per ottenere una riduzione dello spessore dell’adiposità variano da 4 a 6, a cadenza settimanale. Il trattamento è assolutamente indolore e privo di effetti indesiderati. Il grasso fuoriuscito dalle cellule adipose verrà riassorbito ed eliminato con le urine. Il trattamento cavitazionale viene spesso associato, per massimizzarne l’efficacia, a sedute di TriActive (laser LPG), allo scopo di facilitare il drenaggio e l’eliminazione dei grassi.
La laser lipolisi o smart lipo è un trattamento minimamente invasivo degli accumuli di grasso; si esegue in ambulatorio chirurgico e generalmente una sola seduta è sufficiente per ottenere un risultato brillante. Praticata l’anestesia locale dell’area o delle aree da trattare, si introduce delicatamente nel tessuto adiposo una micro cannula che contiene una fibra ottica; la fibra ottica conduce un raggio laser, che produce la lisi, cioè lo scioglimento dei grassi in eccesso.
Rispetto alla liposuzione, la laser lipolisi permette di ridurre le adiposità localizzate praticamente senza traumatismi per il tessuto, senza cicatrici, senza alcun rischio e con un’immediata ripresa dell’attività da parte del paziente.
Il TRIACTIVE rappresenta l’associazione di due meccanismi: una funzione LPG- endermologie, cioè un sistema meccanico di compressione e decompressione alternate sulla cute; ed un sistema laser che produce un riscaldamento selettivo del microcircolo. Ciò consente di trattare problematiche che comunemente vengono riassunte dal termine “cellulite”, e cioè: cute spessa, gonfia, con ritenzione idrica; irregolarità cutanee, come aspetti “a buccia d’arancia” o “a materasso”; cute ipotonica e ipoelastica.
E’ inoltre un ottimo presidio per accelerare la guarigione dopo interventi di chirurgia estetica, come liposcultura, lifting del viso-collo e delle cosce; addominoplastica.
Il trattamento consiste nel “massaggio” sulla cute di un manipolo, senza alcun fastidio per il paziente; si eseguono dalle 5 alle 10 sedute a seconda dei casi.