Lifting del seno: tutto sulla mastopessi

Lifting del seno: tutto sulla mastopessi

Un intervento molto richiesto è senza dubbio il lifting del seno, ossia la mastopessi. Le cause di un aspetto cadente della mammella possono essere molteplici: in linea generale, il fenomeno della ptosi è connesso al passare degli anni. Con l’invecchiamento, i legamenti di Cooper, che hanno la funzione di “reggiseno naturale”, perdono tono e cedono alla forza di gravità determinando l’effetto di “caduta verso il basso”.

Se a questo si aggiungono drastici cambiamenti di peso o una o più gravidanze, la ptosi si accelera.

Molto spesso il seno cadente appare anche svuotato e con un fastidioso effetto di pelle in eccesso. Il protocollo più efficace è l’intervento chirurgico, in quanto il mantenimento di un peso forma o un’attività fisica concentrata nella regione pettorale non danno i risultati sperati.

Il processo di ptosi è fisiologico e i fattori genetici e individuali ne determinano il decorso. 

 

Quali sono i vantaggi del lifting del seno  

Ho parlato diffusamente della mastopessi e delle modalità operative anche qui . Oggi vorrei approfondire sui benefici che dà alle pazienti.

La mastopessi rialza e ridisegna la forma delle mammelle con vero e proprio effetto lifting. I tessuti mammari sono alleggeriti dall’eliminazione della cute in eccesso nella parte inferiore. Inoltre, la posizione del capezzolo e delle areole risulta rialzata con un effetto più armonico, in molti casi si ricorre al loro rimodellamento.

L’importante è che nel corso della prima visita chirurgica, la paziente indichi al chirurgo i propri desideri e le aspettative. Spesso a quest’intervento si abbina una mastoplastica additiva o un lipofilling per riequilibrare i volumi e dare un aspetto più pieno alla mammella. Nel caso in cui il seno sia già molto grande, si preferisce ridurlo. 

La figura risulta immediatamente più giovane e armonica. Basti pensare che il dolore è minimo o assente, perché il “lavoro chirurgico” si limita ad un rimodellamento dei tessuti superficiali, cioè pelle, grasso e ghiandola.

Negli interventi associati all’impianto retromuscolare di protesi, la paziente può avvertire un senso di fastidio o tensione pettorale, di breve durata, legato allo stress cui è stato sottoposto il muscolo. Nulla che non si possa controllare con comuni farmaci analgesici.

 

Come comportarsi dopo l’intervento? 

Come per tutti gli interventi chirurgici al seno, dopo la mastopessi bisognerà indossare uno specifico reggiseno sostenitivo per circa un mese, evitando bruschi movimenti con la parte alta del corpo e le braccia per circa 20 giorni. Una volta trascorso questo periodo e previa costante supervisione chirugica, la paziente potrà tornare a svolgere le proprie attività sportive. 

 

Foto di Jernej Graj su  Unsplash