Quando ho deciso di rifarmi il seno…

Quando ho deciso di rifarmi il seno…

 

Pubblichiamo la lettera di una nostra futura paziente che ci racconta il suo approccio alla mastoplastica additiva.

 

Quando mi sono decisa di rifarmi il seno ho fissato la visita pre operatoria con il dott. Biagi ma sono stata subito assalita da un sacco di domande e curiosità che volevo sapere.

Siccome temevo che la visita sarebbe stata molto specifica ho deciso di prepararmi prima cercando cose su internet perché così ho pensato di arrivare più preparata all’incontro e di capire meglio quello di cui mi avrebbe parlato il chirurgo.

Quando poi sono arrivata dal dott. Biagi in realtà mi sono sentita subito a mio agio. Il dottore è molto disponibile e alla mano, oltretutto molto scrupoloso.

Mi sono resa conto che non ci sarebbe stato bisogno di fargli delle domande perché lui in prima persona è un professionista e come tale ci tiene molto ad essere preciso nelle spiegazioni così che la paziente sia tranquilla e rassicurata. Non ho neanche dovuto chiedere, il dott. Biagi mi ha rassicurato che l’intervento avverrà con una sedazione profonda e con un’anestesia locale del seno.

Sinceramente mi sono sentita subito sollevata perché ho sempre avuto paura dell’anestesia totale. Mi ricordo ancora quando da ragazzina dovetti operarmi di appendicite, per me fu un trauma sentirmi così frastornata al risveglio.

L’operazione è anche piuttosto veloce, circa un paio di ore, e la sera verrò rimandata subito a casa. Anche questa è stata una consolazione perché non è mai piacevole dover rimanere in ospedale.

L’unica cosa su cui ho avuto una sorpresa è stato il reggiseno post mastoplastica. Avevo letto su un altro blog di chirurgia estetica che potevo indossare un qualsiasi reggiseno contenitivo, che anche uno da palestra sarebbe andato bene. Infatti, per portarmi avanti, ne avevo già comprato uno su internet. In realtà mi ha detto il dott. Biagi che quello sportivo non va assolutamente bene, perché gli usi sono totalmente diversi. Il reggiseno post mastoplastica, infatti, è fatto con un tessuto traspirante senza cuciture che potrebbero irritare la pelle e sfregare le cicatrici, causando infiammazione e dolore.

Quindi soldi buttati, ma dovevo immaginarlo che non potesse essere la stessa cosa. Credevo di risparmiare, invece ho comprato un prodotto non adatto. Per questo, infatti, consiglio di non fare di testa propria ma di sentire sempre prima il parere del medico, perché è lui l’unico che può dare consigli e indicazioni davvero affidabili.

Il dott. Biagi mi ha anche spiegato come avviene l’operazione e quali sono le tecniche operatorie. La mastoplastica può avvenire per via sottomuscolare, sottoghiandolare e Dual plane, in base alle caratteristiche della donna. Io pensavo che ne esistesse una standard, invece, in base alla tipologia di fisico, esistono tipi di intervento più o meno invasivi.

E lo stesso quindi vale per la grandezza delle protesi da inserire. Attualmente esiste una grande varietà che vengono scelte sulla base del risultato che si vuole ottenere. Tra l’altro, l’idea che mi ero fatta io del mio ipotetico seno rifatto non ha convinto il dottore. Anzi, durante la visita, mi ha sconsigliato di optare per protesi troppo grandi, che avrebbero portato a un risultato eccessivo e poco naturale.

Secondo il dott. Biagi la mia richiesta era controproducente e sicuramente tutti si sarebbero accorti che il mio seno era rifatto perché sarei passata da una seconda scarsa a una quarta abbondante, con un risultato quasi peggiorativo della mia situazione di partenza.

Ho molto apprezzato l’atteggiamento del dottore. Mi è sembrato corretto e professionale non assecondare la richiesta della paziente ma piuttosto consigliarla verso una decisione più saggia e migliore. Per questo poi mi ha spiegato che esiste una specie di tabella per le protesi, in cui sono riportate varie grandezze in base al volume del seno che si vuole ottenere. Tale scelta dipende da tanti fattori, legati al fisico della paziente e alla tipologia di seno originario, se questo è cadente verso il basso o nella parte alta.

Io mi sono sentita molto a mio agio con il dott. Biagi e lo consiglio a tutte. È un chirurgo serio che segue le sue pazienti durante tutto il percorso, dall’inizio alla fine, garantendo il risultato migliore. Io mi sono fidata e sono molto soddisfatta! Devo ancora operarmi e sono un po’ in ansia, ma sono sicura che nelle mani di un esperto andrà tutto bene.

 

Foto di Lisa da Pexels