Quando si può parlare di mini addominoplastica?

Quando si può parlare di mini addominoplastica?

 

In cosa si differenzia rispetto all’addominoplastica normale.

 

Addominoplastica è quell’intervento mirato all’eliminazione dei tessuti in eccesso nella zona dell’addome. Può accadere, infatti, a seguito di forti dimagrimenti di avere del tessuto lasso e cadente e adipe localizzato in zona addominale e lombare.

Spesso una buona alimentazione e dell’attività sportiva specifica non bastano e bisogna ricorrere all’aiuto del chirurgo.

Il dott. Biagi tra i vari interventi, si occupa anche di questo. Ci sono varie tipologie di operazione che dipendono dalla gravità del soggetto che si presenta. Se la situazione può essere facilmente gestita, si può procedere con una mini addominoplastica, sicuramente meno invasiva della standard.

 

In quali condizioni si può procedere.

Perché l’addominoplastica sia relativamente poco invasiva occorre che esistano delle buone condizioni di partenza.

La pelle addominale deve essere poco cadente e con grasso localizzato. Può accadere, ad esempio, a seguito di una gravidanza che la pelle della pancia perda tonicità, rimanga molle e con molte smagliature. In questo caso, con un’operazione semplice è possibile far tornare la pelle elastica come prima.

Se il tessuto addominale leso è esteso, interessa anche i fianchi e la schiena, il grasso è disteso in più parti non facilmente identificabili bisogna procedere con una addominoplastica standard, perché intervenire localmente potrebbe non essere sufficiente a risolvere i problemi.

 

Come si svolge un intervento di mini addominoplastica?

 

Dopo aver praticato l’anestesia generale o la sedazione profonda, la mini addominoplastica è un intervento piuttosto rapido che richiede circa due ore di lavoro e un ricovero giornaliero in day hospital.

Il dott. Biagi pratica un’incisione subito sopra il pube. A quel punto viene distaccato il grasso dalla parete muscolare, eliminando la pelle in eccesso e riparando la parete addominale. Poi viene fermata l’emorragia, applicati i punti di sutura e uno stretto bendaggio che serve a trattenere l’addome evitando gonfiori e produzione di liquido e siero. Dopo pochi mesi il risultato sarà fantastico e l’addome apparirà subito tonico e piatto.

 

Quali sono le principali differenze.

Tra un’addominoplastica standard e una mini le differenze principali riguardano l’invasività e la durata dell’intervento.

  • Nel caso dell’addominoplastica mini, l’intervento si risolve in un paio di ore circa a differenza delle 5 previste per la standard.
  • L’incisione interessa principalmente la zona del pube, mentre per l’addominoplastica standard si opera anche sulla zona lombare a sui fianchi.
  • Il ricovero si riduce a un day hospital, mentre sono previsti almeno 3 giorni nel caso della standard e dell’addominoplastica estesa.
  • Nel caso dell’addominoplastica mini, la ripresa si calcola in circa 10 giorni con una guarigione totale prevista superati i 3 mesi. Negli altri due casi, bisogna valutare almeno 6 mesi per tornare a una condizione di salute ottimale.

 

Si può quindi dire che l’addominoplastica mini risulta più rapida sia come recupero sia come modalità di intervento.

Addirittura, nel caso in cui si presentino tessuti lassi ma senza troppa pelle in eccesso si può optare per un intervento in laparoscopia. In questo caso non è necessario incidere l’addome ma, attraverso un apposito strumento, il chirurgo riesce a passare attraverso i tessuti addominali fino ad arrivare alla zona interessata.

In ogni caso, è solo il chirurgo che può stabilire le peculiarità della situazione.

Quindi, affrettati e contatta il dott. Biagi per avere una consulenza gratuita per il tuo problema!

 

Foto di Anna Shvets da Pexels