Capezzolo introflesso dalla nascita: cos’è, quando preoccuparsi e come risolvere.

Capezzolo introflesso dalla nascita: cos’è, quando preoccuparsi e come risolvere.

Che cos’è il capezzolo introflesso dalla nascita? Scopri quando e perché dovresti preoccuparti e come la mastoplastica correttiva può risolvere il tuo problema.

Il capezzolo introflesso dalla nascita è una condizione molto comune sia nella donna che nell’uomo, risolvibile con un semplice intervento di mastoplastica correttiva.

Di solito, però, è la donna che accusa maggiormente i problemi che derivano da questa condizione.

Prima di tutto un capezzolo introflesso compromette a livello estetico la bellezza del seno.

In secondo luogo può determinare problemi con l’allattamento, arrecando danno sia alla donna (la quale può sentirsi inadeguata) sia al bambino che si nutre con difficoltà.

Oggi andremo ad approfondire proprio la tematica del capezzolo introflesso dalla nascita.

Scoprirai prima di tutto di cosa si tratta nello specifico, quali sono le situazioni che potrebbero allarmarti e come intervenire.

Che cos’è il capezzolo introflesso dalla nascita

Iniziamo con l’informarti che il capezzolo introflesso può essere congenito, dunque esistere dalla nascita, oppure presentarsi in seguito a un trauma o con l’invecchiamento.

Tra le cause traumatiche possiamo trovare principalmente le seguenti:

  • dilatazione di un dotto galattoforo (ectasia duttale)
  • mastite
  • ascesso nella regione retroareolare
  • tumore alla mammella
  • complicazioni post intervento di chirurgia estetica – rare, ma pur sempre possibili -.

Il capezzolo invertito dalla nascita, dunque congenito, è invece provocato da un’alterazione dei geni.

Si tratta nello specifico di un’anomalia mammaria che impedisce al capezzolo di protendersi in avanti. Il motivo di questo problema è dato da dotti galattofori retratti o troppo corti.

In alcuni casi è una condizione reversibile sotto stimolazione, mentre nei casi più gravi la papilla non sporge mai.

Ecco in che modo può manifestarsi questo problema:

  • è presente un capezzolo che si ripiega su se stesso
  • la papilla cambia senso di fuoriuscita
  • il capezzolo è rivolto verso l’interno della mammella
  • il capezzolo fuoriesce solo sotto stimolazione (la tipica condizione dei “capezzoli piatti”, meno grave delle altre).
Pre intervento di mastoplastica correttiva per capezzolo introflesso – Dottor Cristiano Biagi

Tale anomalia può essere monolaterale o bilaterale, dunque presentarsi su uno o entrambi i seni.

Ma quando è necessario prendere dei provvedimenti?

Capezzolo introflesso: quando preoccuparsi

Il capezzolo introflesso dalla nascita non è in realtà motivo di preoccupazione.

Può causare certamente imbarazzo, ma in generale non dovresti allarmarti.

Se invece il capezzolo invertito non è congenito ma compare improvvisamente ed è accompagnato da secrezioni, allora rivolgiti immediatamente ad un medico.

Sappi che infatti queste condizioni possono rivelarsi spia di un cancro al seno.

Dunque se noti perdite ematiche o sierose non aspettare e richiedi immediatamente un controllo.

In caso contrario, e speriamo fortemente sia così, puoi semplicemente risolvere grazie all’intervento del chirurgo estetico.

La chirurgia estetica per risolvere il problema del capezzolo introflesso dalla nascita

Il problema capezzolo introflesso dalla nascita (e non solo) è ovviabile grazie ad un intervento di mastoplastica correttiva.

Tale operazione è in questo caso molto semplice e breve – diversamente da altri problemi come la mammella tuberosa -.

Talmente breve che verrai ricoverata in day hospital e potrai tornare a casa entro poche ore dal termine della mastoplastica!

Se ti stai chiedendo come si svolga puoi leggere le seguenti procedure:

  1. L’anestesista ti sottopone a sedazione profonda ed anestesia locale della mammella (o delle mammelle).
  2. Il dottore chirurgo estetico pratica un’incisione sui bordi dell’areola, dunque nella regione periareolare, ed identifica i dotti compromessi.
  3. Successivamente libera tali dotti dalle aderenze che trattengono il capezzolo. In alcuni casi pratica degli ulteriori procedimenti al fine di fissare la papilla all’esterno.
  4. L’incisione viene chiusa e l’area bendata.

È possibile allattare dopo una mastoplastica correttiva per capezzolo introflesso?

Tendenzialmente sì, l’allattamento è possibile.

Il motivo è semplice: durante una mastoplastica correttiva il chirurgo non recide i dotti galattofori, bensì li libera dalle aderenze.

Com’è ovvio, però, sta anche alla bravura ed all’esperienza del chirurgo non danneggiare i dotti e favorire un buon allattamento.

Vi è però un’eccezione (fortunatamente molto rara). Nei casi di maggiore gravità, cioè quelli che tendono a recidivare dopo aver praticato la “liberazione dei dotti galattofori”, è necessario tagliare i dotti stessi.

Questo è l’unico modo per consentire la fuoriuscita del capezzolo, ma si perde la possibilità di allattare.

Comunque sia, quando l’anomalia è così grave, difficilmente è possibile allattare anche se si evita l’operazione.

 

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I risultati post intervento per capezzolo introflesso

Generalmente i risultati di una mastoplastica correttiva per capezzolo introflesso sono definitivi.

La papilla risulta sporgente e ben proiettata in avanti, ovvero nella sua classica condizione fisiologica.

Post intervento di mastoplastica correttiva per capezzolo introflesso – Dottor Cristiano Biagi

Talvolta però, in casi di introflessione grave, è necessaria una riesecuzione dell’intervento.

Ma non preoccuparti: le cicatrici saranno le stesse, in quanto il chirurgo inciderà la zona del primo intervento.

E, a proposito di cicatrici, sappi che saranno praticamente invisibili poiché coincideranno con i contorni dell’areola!

Stai pensando ad un’operazione per correggere il capezzolo introflesso?

Ottima idea: vedrai che ne uscirai soddisfatta e rinata/o.

I vantaggi della mastoplastica correttiva sono tanti:

  • il miglioramento del rapporto con il tuo corpo
  • intimità più spontanea, senza imbarazzi legati al capezzolo introflesso
  • (eventuali) allattamenti senza difficoltà correlate a tale problema.

Non aspettare oltre e contatta subito Dottor Cristiano Biagi, chirurgo estetico con migliaia di interventi alle spalle!

Richiedi pure una visita gratuita per valutare l’entità del tuo problema e, finalmente, risolverlo.

 

Foto di Andrea Piacquadio da Pexels