lifting Archivi - Cristiano Biagi

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La chirurgia estetica in età avanzata suscita un acceso dibattito etico e terapeutico che coinvolge professionisti sanitari, pazienti e opinione pubblica. Mentre molti guardano a questa tematica con sufficienza, attribuendo alla chirurgia estetica una connotazione frivola, credo invece che il discorso meriti un giusto approfondimento. Le persone che si rivolgono al bisturi dopo i 70 anni non sono solo alla ricerca di una nuova freschezza ma chiedono di poter vivere la vita, che si è per fortuna allungata, senza disagi e compromessi. La chirurgia estetica aiuta a superare anche problematiche funzionali che, con l’avanzare dell’età, rendono la vita quotidiana più complicata. Basti pensare alla sfera quotidiana, come i disagi generati dalle patologie che necessitano di una blefaroplastica oppure alla chirurgia intima che aiuta gli uomini e le donne a ridurre considerevolmente le conseguenze di menopausa e andropausa.

Gli interventi più richiesti

Tengo a chiarire che, come è giuro, tra uomini e donne ci sono esigenze differenti entrambe con un tratto comune: il desiderio di recupero del tono tissutale, con la riduzione di rughe profonde. Molte persone, attente alla cura del viso, privilegiano il lifting. Le donne spesso richiedono una riduzione del seno in quanto spesso è associato alla giovinezza, in metta inversione di tendenza rispetto all’aumento del seno richiesto dalle più giovani. Anche gli uomini fanno attenzione al petto e richiedono il trattamento della ginecomastia, spesso causata da fattori ereditari, importanti aumenti di peso e ptosi. Gli accumuli di adipe vengono risolti con una liposcultura che dia, proporzionalmente all’età, un effetto snellente armonico che conferisca alla figura un aspetto armonico.

Un approccio più consapevole

Le pazienti e i pazienti che ricorrono alla chirurgia estetica in età avanzata richiedono un tangibile miglioramento del proprio aspetto, senza la pretesa di far tornare indietro il tempo troppo bruscamente. Il desiderio di sentirsi in forma è pienamente realizzato, con un approccio più maturo e consapevole.

Foto di Mikhail Nihlov da Pexels[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]


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La chirurgia estetica può essere una preziosa alleata nell’accompagnare la donna durante la fase della menopausa, un momento delicato che necessità di attenzioni speciali. Una donna in menopausa affronta moltissimi cambiamenti ormonali e fisici che possono influire sulla percezione di se stessa e sul rapporto con la propria immagine. La chirurgia estetica in menopausa può contribuire, in molti casi, ad accrescere il benessere psicofisico della paziente e a sostenerla in alcuni passaggi critici non solo fisici ma anche relazionali, attinenti alla sfera intima. In quest’articolo in relazione alla mia esperienza, proverò a dare alcuni suggerimenti sulle tipologie di intervento da prendere in considerazione in questa fase

Chirurgia estetica in menopausa: una questione di equilibrio

Durante la menopausa, vi sono dei cambiamenti che non possono essere ignorati. La carenza di estrogeni porta una serie di disturbi quali la secchezza vaginale, sbalzi d’umore, vampate di calore sono solo alcuni dei più noti. In generale la ptosi tissutale di seno e addome con accumulo di grasso localizzato diventano sempre più accentuate, anche le aree del viso e del contorno occhi iniziano a mostrare in modo più netto la presenza di rughe, conferendo un aspetto più stanco e invecchiato. Gli interventi che possono essere effettuati, vagliando caso per caso, sono l’addominoplastica, la liposcultura e la mastoplastica e mastopessi in ogni variante. Rifare il seno e l’addome in questa stagione della vita richiede un’attenzione in più in quanto un effetto troppo accentuato rischierebbe di sembrare innaturale. Per poter migliorare l’aspetto del viso e della pelle, accanto ai trattamenti di medicina estetica si possono considerare la blefaroplastica e il lifting. In alcuni casi, per migliorare la propria vita sessuale, è possibile sottoporsi a degli interventi di chirurgia intima che, laddove necessario, possono aiutare a eliminare i fastidi dovuti all’assottigliamento e alla disidratazione dei tessuti genitali.

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La menopausa non è il declino della donna

Come tutte le fasi della vita, la menopausa va affrontata e vissuta nel pieno rispetto dei propri desideri e del proprio benessere. Durante questa stagione della maturità è necessario prendersi ancora di più cura di se stesse per ritrovare un nuovo equilibrio.

Foto di cottonbro studio da Pexels[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]


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Molte donne mi richiedono di applicare i fili riassorbibili per il lifting del viso. Si tratta di un protocollo mini-invasivo che dà un effetto di risollevamento e compattezza dei tessuti senza tagli e cicatrici. Oggi intendo fare chiarezza su questa procedura molto efficace che dona risultati visibili e al tempo stesso naturali che grazie proprio alla tecnica di trattamento. 

Fili riassorbibili: quando e perché sceglierli?

I fili possono essere applicati in regime ambulatoriale e vanno collocati a metà tra la cute superficiale e l’ipoderma in cui si trovano i fibroblasti, le fibre di collagene ed elastina. In tal modo, i fili svolgono una funzione di biostimolazione dei tessuti, aumentandone tono e compattezza. In più svolgono un’azione meccanica di trazione che distende le rughe. Per applicare i fili, vengono utilizzati degli aghi sottilissimi per formare una rete sottodermica. L’operazione è pressoché indolore, in casi di particolare sensibilità si può ricorrere a una crema anestetica. I fili sono riassorbiti dalla pelle entro 8-12 mesi. Una volta dissolti incrementano la sintesi di nuovo collagene, rinforzando e sostenendo i tessuti. L’effetto è visibile dopo circa 4 settimane: l’aspetto dell’area trattata migliora sensibilmente, la pelle recupera compatezza e tono. 

Consigli e indicazioni 

L’intervento ambulatoriale ha una durata di circa 30 minuti, non è necessaria convalescenza e la paziente può riprendere la propria attività sociale e lavorativa. Bisogna sottoporsi a un controllo dopo 3-4 settimane nel quale il medico può valutare se inserire altri fili nelle aree più problematiche. Tengo a precisare che dopo 12 mesi bisogna ripetere il trattamento per conservarne i benefici. 

Foto di Spencer Selover su Pexels

 


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Le rughe sono il segno più evidente dell’invecchiamento cutaneo, si sviluppano nel derma e sono causate da fattori differenti. Il normale processo di invecchiamento ne é la prima causa, la carenza progressiva di collagene, elastina e l’azione dei radicali liberi contribuiscono a far perdere turgore alla pelle. Il fotoinvecchiamento, lo stress e uno stile di vita poco sano peggiorano l’aspetto delle rughe, rendendole più evidenti. Vediamo come riconoscerle e curarle. 

Rughe: ecco come riconoscerle

Le rughe d’espressione compaiono per prime e sono provocate dalle contrazioni dei muscoli facciali, spesso si trovano intorno alle labbra, sulla fronte e nella zona perioculare e attorno agli occhi. Vi sono le rughe da cuscino, causate dalla pressione che la pelle del viso subisce durante il riposo notturno, spesso intorno ai 40 anni iniziano a diventare più evidenti e di solito vengono trattate con una routine notturna specifica. Infine ci sono infine le temute rughe naso-labiali dette anche “della marionetta” che si formano a lato del naso e solcano il volto fino al mento, creando un effetto di forte invecchiamento e facendo apparire il viso stanco e svuotato.

I trattamenti più efficaci per combatterle

L’importante è iniziare a prendersi cura della pelle al più presto con una skincare adeguato al proprio tipo di pelle e alla stagione della vita in cui ci si trova. Botox, microbotox e filler all’acido ialuronico sono i trattamenti più efficaci ma devono essere ripetuti a cadenza regolare nel corso del tempo. Un altro protocollo che dà risultati soddisfacenti è sicuramente il resurfacing tramite radiofrequenza e, per le pazienti che desiderano risultati permanenti si può anche pensare all’intervento chirurgico, sebbene questo debba essere valutato insieme al chirurgo. 

Foto di Alena Darmel su Pexels

 


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La chirurgia del volto assume un ruolo centrale in fatto di individuazione e attenuazione dei segni del tempo. Molte pazienti che mi richiedono consulenza mirate proprio per cercare di contrastare l’invecchiamento. Come spesso tengo a ricordare, il passare del tempo è irreversibile e il corpo cambia nel corso della vita proprio per questo motivo. La produzione di elastina e collagene, col passare degli anni, tende a diminuire creando un effetto di ptosi o rilassamento tissutale che cambia la consistenza e l’aspetto della pelle. La chirurgia estetica ci viene in aiuto e rallenta l’effetto del tempo, a patto che ci si avvicini ai protocolli operativi con consapevolezza. 

 

Chirurgia del volto e medicina rigenerativa 

Gli interventi più richiesti sono senz’altro i minilifting e lifting deep plane, per agire  a livello cutaneo e muscolare riportando indietro di un po’ le lancette dell’orologio. Tengo a precisare che anche le blefaroplastiche: completa, superiore e inferiore sono al centro dell’attenzione di chi ha la tendenza a mostrare i segni tel tempo principalmente sul terzo superiore del volto. Proprio in grazia della sua delicatezza, la zona perioculare è quella che mostra in modo più evidente rughe d’espressione, borse, occhiaie, lassità cutanea palpebrare ecc. 

Un’altra importante richiesta riguarda il ricorso alle medicina rigenerativa mediante il PRP, plasma ricco di piastrine. Attraverso micro iniezioni del plasma della paziente è possibile attenuare di molto gli effetti del tempo, a patto però di ripetere ciclicamente il trattamento per poterne mantenere gli effetti. Se è vero che l’uso del PRP non provoca alcuna reazione allergica o infiammatoria, è altrettanto vero che come tutti i trattamenti iniettivi necessita di manutenzione. 

Considerazioni 

Ogni paziente ha il pieno diritto di voler apparire più giovane e attraente, naturalmente sempre quando questi desideri non si trasformino in ossessioni che portano poi a un abuso del ricorso al chirurgo. Per questo è fondamentale, non mi stanco mai di ripeterlo, avvicinarsi con consapevolezza ed equilibrio alla chirurgia estetica. Naturalmente anche la scelta del medico gioca il suo ruolo. 

Foto di Andrea Piacquadio su Pexels

 










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