25 Set Breast illness: la mastoplastica correttiva di Giulia
La breast illness è una condizione patologica che affligge le donne che, purtroppo, sono vittime di casi di malasanità nell’ambito della chirurgia del seno. Interventi non eseguiti correttamente o in condizioni non indicate, possono portare una dolorosa serie di sintomi che peggiorano la qualità della vita della paziente. In molti casi sono addirittura invalidanti. Pubblico con piacere la testimonianza di Giulia, una paziente che mi ha scelto per aiutarla e accompagnarla nel suo percorso di mastoplastica correttiva.
“Rinata dopo la Breast Illness”
Giulia adesso è più serena ma quando racconta la sua storia, un velo di sofferenza attraversa il suo sguardo: “Come tante persone, anch’io sono stata vittima da una grave malasanità e chirurghi che usano il bisturi come arma a doppio taglio. Da una parte ti possono migliorare la vita ma se capiti dal lato apposto ti distruggono la vita.” – continua – ” Il tutto è iniziato con la rottura delle mie prime protesi del seno che mi hanno innescato la Breast Illness. I primi sintomi erano il ciclo che non si fermava più, stanchezza e irritabilità per poi con il passare del tempo trasformarsi in un mostro che mi mangiava il corpo dall’ interno. Non riuscivo più a camminare e persino tenere una penna in mano era troppo difficile.
L’ infiammazione era così elevata che non avevo più memoria, non riuscivo più ad alzarmi ed anche la parola non c’era più! Stavo vivendo con foglietti per ricordare, la roba la dovevo mettere a vista d’occhio per ricordare e non inciamparci sopra. Persino l’aria mi sembrava pesante e dolorosa! Non so veramente come ringraziare il chirurgo Cristiano Biagi che è stato l’unico che mi ha salvato la vita. Ha usato il suo bisturi per donarmi un nuova vita senza dolori.”
Mastoplastica correttiva come soluzione alla Breast Illness
Nel caso di Giulia e per molte pazienti, la mastoplastica correttiva rappresenta la soluzione alla breast illness. L’importanza della scelta del chirurgo in situazioni simili ha un’importanza anche più grande. Mi auguro che la testimonianza di oggi abbia aiutato le pazienti più timorose a prendere una decisione.
Foto di Vinicius Wiesehofer su Pexels