La tecnica Dual plane

La tecnica Dual plane

Metodologia e caratteristiche della tecnica dual plane per la mastoplastica additiva.

Vuoi sottoporti ad un intervento di mastoplastica additiva per aumentare il volume del seno e hai dei dubbi su quale procedura sia la migliore? Sappi che quella più indicata per te potrebbe essere la tecnica dual plane!

Ma di che cosa si tratta nello specifico?

Che cos’è la mastoplastica additiva con tecnica dual plane

La mastoplastica additiva dual plane prevede l’impianto della parte superiore delle protesi mammarie al di sotto del grande muscolo pettorale. La parte inferiore risulta invece sottoghiandola in quanto libera.

Si tratta del mix perfetto tra la mastoplastica additiva sottomuscolare e quella sottoghiandolare.

La differenza tra dual plane e sottomuscolo sta nel fatto che la prima preveda un posizionamento parziale al di sotto dei pettorali. Nella seconda, invece, le protesi vengono inserite completamente in una tasca dietro i muscoli pettorali grande e dentato anteriore.

Tra sottomuscolare, dual plane o sottoghiandolare la più consigliata è tendenzialmente la dual plane, in quanto presenta degli ottimi vantaggi.

Tecnica dual plane vantaggi e svantaggi

I vantaggi della mastoplastica additiva dual plane non sono di certo da trascurare. Ecco di seguito i principali:

  • risultato più naturale rispetto alle altre due tecniche, specialmente se si utilizzano le protesi ergonomiche. Queste, oltre ad essere morbidissime e adattarsi ai movimenti del corpo, sono di base tonde (anche se poi la forma varia in base alla forza gravità) e quindi la loro eventuale rotazione non cambia l’aspetto delle mammelle. La combinazione dual plane + protesi ergonomica è quindi perfetta se desideri un seno rifatto effetto naturale;
  • le protesi, al contrario di ciò che può succedere con la mastoplastica sottomuscolare, non vengono deformate dalla contrazione dei pettorali in quanto si trovano solo parzialmente al di sotto di essi;
  • nonostante ciò, le sollecitazioni dei muscoli riducono nettamente il rischio di contrattura capsulare (il rigetto delle protesi). Nello specifico, si tratta di un ispessimento della capsula di tessuto che circonda gli impianti protesici. Tale ispessimento stringe in maniera eccessiva le protesi deformandole e causando asimmetria mammaria, dolore e forte gonfiore. Con la mastoplastica additiva retroghiandolare il rischio di rigetto non viene eliminato (con la retromuscolare sì), e quando avviene è necessario sottoporsi ad un nuovo intervento;
  • il decorso post operatorio della dual plane è rapido quanto la mastoplastica additiva sottoghiandolare, dunque molto più veloce della sottomuscolare.
  • Anche il dolore è più leggero rispetto alla retromuscolare, in quanto nella dual plane vengono incisi solo i grandi muscoli pettorali (i più superficiali);
  • le ecografie mammarie post dual plane risultano ben chiare, similmente alla mastoplastica sottomuscolare (e al contrario della sottoghiandolare, dopo quale la vicinanza tra protesi e ghiandola rende meno chiare le ecografie al seno).

In sintesi, la tecnica dual plane presenta tutti i vantaggi delle altre due procedure.

E i “contro” di questa procedura? Neanche uno!

Quindi gli svantaggi delle altre tecniche non sono previsti in quella a doppio piano.

Cosa non fare dopo una mastoplastica additiva dual plane?

Al fine di evitare inutili dolori e compromettere il processo di guarigione, ci sono delle cosa che non dovresti assolutamente fare dopo una mastoplastica additiva.

Ecco di seguito quali:

  • fare sforzi con il busto e con le braccia almeno per le prime settimane post operazione;
  • sollevare pesi prima di qualche mese;
  • trascurare l’utilizzo del reggiseno post mastoplastica additiva: questo comportamento compromette la corretta guarigione dopo l’intervento e il corretto posizionamento delle protesi. Utilizzare questo dispositivo è fondamentale!
  • guidare prima di una settimana dopo la mastoplastica (pensa che per le tratte lunghe non dovresti guidare per circa 15 giorni);
  • trascurare le visite di controllo post operazione: anche queste sono fondamentali al fine di verificare che la ripresa stia procedendo nel modo corretto;
  • fumare e bere alcool: può essere dannosissimo, compromettere la corretta cicatrizzazione delle ferite e ritardare il riassorbimento dell’edema;
  • assumere aspirina e altri farmaci anticoagulanti: assolutamente da evitare fino all’autorizzazione del medico chirurgo;
  • trascurare i massaggi alle mammelle, indispensabili per favorire l’eliminazione del gonfiore e del livido post operatori.

Insomma: non avere fretta e segui alla lettera tutte le indicazioni del chirurgo.

Se eviti tutte queste scorrettezze il tuo seno guarirà sicuramente benissimo e potrai riprendere le tue attività il più presto possibile.

Per esempio potrai tornare al lavoro, se non prevede sforzi, dopo circa una settimana dall’intervento, fare sport dopo 40 giorni (non coinvolgendo, almeno all’inizio, il busto) e guidare dopo una settimana per brevi tratte.

In conclusione

La tecnica dual plane è generalmente consigliata per chi vuole ottenere un seno effetto naturale e riprendersi dall’operazione nel minor tempo possibile.

Ovviamente affidati alle mani di un chirurgo estetico esperto: contatta subito dottor Cristiano Biagi per prenotare una visita gratuita!

Foto di cottonbro da Pexels