Seno asimmetrico: come si può risolvere?

Seno asimmetrico: come si può risolvere?

Si tratta della mastoplastica correttiva per seno asimmetrico.

Il seno asimmetrico è un problema che affligge un gran numero di donne. Si tratta di un inestetismo spesso dovuto a una conformazione fisica, per cui si sviluppa fin dall’adolescenza.

Talvolta, invece, subentra nel corso della vita e dipende da diversi fattori.

Da una prima anamnesi il dott. Biagi è in grado di stabilire l’origine della patologia e agire di conseguenza. Nel caso in cui il seno abbia un’asimmetria acquisita, questa può essere dovuta alla comparsa della mammella tuberosa, ossia che tende a prolassarsi verso il basso.

Alcuni eventi personali possono aggravare la situazione. Gravidanze, allattamento, o cattivi interventi chirurgici precedenti costituiscono un trauma per il seno che potrebbe dare vita a questa condizione. Il prolasso del seno è connesso al cedimento dei legamenti di Cooper che sostengono la mammella al muscolo pettorale. Per questo è frequente che i due seni abbiamo un andamento diverso che porta, inevitabilmente, a una forma che li renda disomogenei.

Ma la mastoplastica correttiva corre sempre in soccorso e garantisce risultati affidabili.

 

Come si procede.

Il dott. Biagi sottopone le sue pazienti a una sedazione profonda. Non c’è bisogno, quindi, di un’anestesia totale, soprattutto perché si tratta di un’operazione tutto sommato veloce, di circa due ore.

Il decorso post operatorio è semplice ma doveroso di attenzioni. È necessario specificare che occorre indossare un reggiseno contenitivo che aiuti il seno a non muoversi troppo, in modo che le protesi non si spostino.

Questo non solo serve per garantire un risultato finale ottimo ma, soprattutto, evita che possano insorgere complicazioni.

Gli interventi maggiormente praticati sono quelli di mastoplastica additiva con tecnica sottomuscolare, retroghiandolare e Dual plane. In linea teorica, nel caso dell’asimmetria mammaria,  si potrebbe agire solo su una mammella ma risulta quasi impossibile tralasciare l’altra per riuscire a omologare la forma del seno.

Spesso, poi, si approfitta dell’intervento per dare alle mammelle un aspetto più prosperoso, grazie all’inserimento di protesi.

Questo dimostra che la mastoplastica additiva non è utile solo nel caso in cui si voglia aumentare il volume del seno ma anche quando si vuole ottenere una sorta di conformazione tra le due mammelle, sia nel caso questa non si sia mai avuta sia quando si è persa.

Spesso il dott. Biagi si trova a dover rimediare a danni causati da interventi precedenti.

Capita infatti di intervenire a seguito di una contrattura capsulare, ossia a un rigetto della protesi che provoca difformità del seno. In questo caso, si può operare per ricollocare la protesi al suo posto, donando alla mammella un aspetto più naturale.

Nei casi più gravi, quando la situazione appare irrecuperabile, il dott. Biagi asporta le vecchie protesi e ne inserisce di nuove. Le Motiva sono le predilette dal dott. Biagi, le più innovative e di ottima qualità presenti sul mercato.

Lo stesso vale nel caso ci si trovi di fronte alla diagnosi di mammella tuberosa. Si tratta, però, di un problema diverso che, quindi, comporta un procedimento diverso.

In questo caso il dott. Biagi deve liberare la mammella dalle aderenze, in modo che questa possa espandersi e sia possibile riposizionarla. A questo punto si può pensare a un’azione riempitiva tramite l’inserimento di una protesi e poi, nei casi più gravi, al giusto riposizionamento del capezzolo. Se questo è integro basta ricollocarlo in sede originaria, altrimenti deve essere ricostruito con tessuti asportati da altre parti del corpo della paziente.

Nei casi in cui venga riscontrato un cedimento del seno di una certa importanza, è possibile considerare l’ipotesi di intervenire con una mastopessi.

Questa operazione elimina tessuti in eccesso e riesce a ristabilire il giusto posizionamento della mammella prima di procedere con l’inserimento di una protesi. La mastopessi additiva è la giusta combinazione tra le due tecniche operatorie.

L’intervento non compromette in alcun modo la vita del seno. La ghiandola, la mammella, i condotti non vengono minimamente intaccati durante la mastoplastica correttiva. È solo una scelta che consente di avere un seno bello, armonioso, naturale.

Questo è il metodo infallibile per liberarsi dal seno asimmetrico. Affidati a un esperto del settore e contatta immediatamente il dott. Biagi!