Cosa succede se si vogliono rimuovere le protesi?

Cosa succede se si vogliono rimuovere le protesi?

Ecco come comportarsi nel caso si voglia modificare nuovamente l’aspetto del proprio seno.

 

Succede che alcune donne, che nel corso della propria vita si sono sottoposte a un intervento di mastoplastica additiva, decidano di affrontare un nuovo intervento, mosse dal desiderio di sostituire il vecchio impianto con un nuovo.

Non si tratta di una scelta obbligata perché le protesi, se in buono stato, non hanno una data di scadenza come spesso si sente dire.

Se non hanno subito traumi e non ci si imbatte in difetti di fabbricazione, l’impianto può essere definitivo.

Per scongiurare complicazioni, evitando così di dover sottoporre le sue pazienti a un secondo intervento, il dott. Biagi usa le Motiva tra le più innovative comparse sul mercato, di altissima qualità e garanti di ottimi risultati nell’ambito della chirurgia plastica.

Le motivazioni che spingono le donne a un cambio di aspetto, tuttavia, possono essere molteplici, legate alla ricerca di un nuovo canone estetico, al fisiologico cambiamento del corpo, a un ringiovanimento del complesso mammario o per l’insorgenza di eventuali ripercussioni dovute al precedente intervento.

È buona norma quindi affidarsi a professionisti esperti e non a chi prospetta miglioramenti miracolosi a discapito della salute. Se si ha un buon rapporto di fiducia con il proprio chirurgo estetico è preferibile ricontattarlo, dato che già è a conoscenza del quadro clinico della paziente.

Altrimenti il dott. Biagi è disponibile per un consulto gratuito, cercando la soluzione più efficace a risolvere il problema. Questa tipologia di intervento, infatti, è molto delicata.

Si tratta di intervenire su tessuti che hanno già subìto traumi operatori e, spesso, ne sono compromessi.

Nel caso in cui non si voglia eseguire una mastopessi, il chirurgo, infatti, deve incidere il solco sottomammario, se utile può seguire la precedente cicatrice, e liberare il seno da eventuali aderenze, rimuovendo non solo la protesi ma l’intera capsula cicatriziale che si è formata intorno ad essa.

Nel caso in cui si sia deciso di sostituire un vecchio impianto, durante lo stesso intervento il dott. Biagi può procedere all’inserimento di nuove protesi. Va valutata l’ipotesi, altrimenti, di lasciare il seno vuoto.

In quel caso si provvederà a rimuovere la pelle in eccesso così da evitare il fastidioso effetto del seno cadente.

L’intervento è piuttosto veloce, e la sera stessa la paziente può fare ritorno alla propria abitazione, anche se il decorso post operatorio non è da sottovalutare.

Infatti bisogna tenere lo stesso comportamento che si adotterebbe nel caso di una mastoplastica additiva, tenendo presente di dover stare a riposo per garantire la giusta guarigione delle ferite e un assestamento generale del fisico.

L’intervento si svolge in sedazione profonda e con anestesia delle mammelle, con una durata che varia dalle due alle tre ore in base ai casi, ma comunque è piuttosto rapido.

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Cosa succede se le protesi rimosse non vengono sostituite.

Può capitare che le donne che giungono alla conclusione di rimuove un impianto protesico lo facciano per riacquistare un aspetto naturale, perché stanche di avere un seno prosperoso, magari aumentato in una precedente fase della vita, con cui non si sentono più in sintonia, così come possono essere mosse dalla volontà  di accrescere qualche taglia.

I motivi possono dipendere da modificazioni del corpo, in seguito a un dimagrimento, a oscillazioni di peso, gravidanze o per cause indipendenti. Se le protesi vengono rimosse senza procedere all’inserimento di nuove, la forma del seno apparirà per forza svuotata e rimpicciolita.

Questo dipende anche dalla grandezza dell’impianto precedente e dal relativo adattamento muscolare dovuto alla presenza di materiali molto grandi.

Per questo il dott. Biagi, d’accordo con la paziente, è pronto a rimuove la pelle in eccesso, procedendo con un intervento di mastopessi per sollevare il complesso mammario e donare al seno un aspetto naturale.

La rimozione dell’impianto, infatti, non presuppone che per forza le protesi debbano essere rimosse o sostituite con un paio di pari grandezza.  Se il seno della paziente di base è molto scarso, e quindi vuole essere comunque mantenuto un certo volume, si può anche procedere alla sostituzione con protesi più piccole, ma anche più grandi, in base alla volontà della persona.

Come abbiamo già detto, il decorso post operatorio deve essere trattato come una mastoplastica additiva, nonostante l’operazione sia meno impegnativa.

È necessario indossare un reggiseno contenitivo ed evitare sforzi che interessino la zona del torace. Si può tornare alla vita normale dopo circa una decina di giorni anche se la guarigione ultimata deve essere considerata superati i 6 mesi.

Se stia pensando di sottoporti a un intervento per sostituire le protesi non esitare a contattare il dott. Biagi che discuterà con te di tutte le questioni su cui bisognerà fare chiarezza.

Foto di Maddy Freddie da Pexels