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Rippling seno: cos’è, perché si forma e come rimediare

un nuovo articolo nel nuovo blog di Cristiano Biagi

Rippling seno: cos’è, perché si forma e come rimediare

Rippling al seno: ciò che devi conoscere per risolvere definitivamente

Se ti stai informando riguardo l’intervento di mastoplastica additiva sottomuscolare, sottoghiandolare o dual plane, hai probabilmente sentito parlare dell’effetto rippling al seno.

Il termine rippling deriva dall’inglese ripple, che in italiano significa ondulazione o increspatura.

Questo fenomeno, chiamato anche wrinkling (che significa corrugamento), consiste nella formazione di increspature in corrispondenza delle protesi mammarie.

Sebbene il rippling non sia di per sé un problema e soprattutto non compare sempre, quando sussiste può causare disagi dal punto di vista estetico e anche psicologico.

È quindi possibile che, in vista di una mastoplastica additiva, questa possibilità ti preoccupi. Avere un seno rifatto che fa le pieghe non è di certo una tua aspirazione.

Ma fortunatamente è possibile evitare la formazione di rughe dopo questa operazione!

Oggi parleremo in particolare delle cause dell’effetto rippling al seno, di il chirurgo può scongiurare questo problema e cosa fare quando noti delle increspature sulla pelle dopo un intervento.

Effetto rippling seno: cos’è e quali sono le cause

Si parla di effetto rippling quando le protesi non aderiscono perfettamente ai tessuti mammari che le circondano, precisamente alla capsula periprotesica.

A causa della scarsa o comunque non totale aderenza degli impianti è possibile notare su una o entrambe le mammelle delle increspature molto simili a delle rughe.

Tale effetto è di solito riscontrabile dopo qualche mese dall’intervento di mastoplastica, proprio quando si pensa di aver superato tutte le difficoltà!

Ma quali sono le cause del rippling al seno? Ecco di seguito le più comuni:

  • Utilizzo di protesi a bassa coesività, dunque a bassa aderenza.
  • Uso di impianti protesici non idonei alla conformazione delle mammelle.
  • Scarsa copertura tissutale delle protesi: questo accade di solito dopo una mastoplastica additiva sottoghiandolare. Con un tale posizionamento, a volte, i tessuti non sono sufficienti a coprire la protesi mammaria. Di conseguenza quando la protesi si increspa è più probabile vedere delle rughe sulla pelle.
  • Capsula cicatriziale troppo allentata: a volte la capsula cicatriziale che si forma naturalmente intorno alla protesi mammaria (capsula periprotesica) potrebbe essere più grande della protesi stessa. Questo causa l’abbassamento dell’impianto all’interno della capsula cicatriziale. Quando ciò accade, sulla protesi si formano delle onde che potrebbero causare delle increspature visibili.
  • Protesi saline sotto-riempite o sovra-riempite: questo vale solo per le protesi riempite di soluzione salina, poiché tutte le protesi in silicone sono già riempite dall’azienda produttrice. Quando le protesi sono riempite al di sotto o al di sopra della quantità di soluzione salina raccomandata dal produttore, è possibile che si formino delle increspature sul bordo delle protesi. Queste onde possono a loro volta essere visibili sulla pelle del seno.

È possibile che ti stia ponendo la seguente domanda: “Il rippling peggiora?”. Possiamo dirti che la visibilità delle increspature può aumentare in seguito a un dimagrimento, ma in realtà questo dipende da donna a donna.

Leggi anche il seguente articolo: “A che età si può rifare il seno? I rischi della mastoplastica additiva nei soggetti non maturi“!

Come il chirurgo può evitare l’effetto rippling

Sentire le protesi al seno increspate, senza però notarlo dall’esterno, non è preoccupante… Ma vedere le ondulazioni in corrispondenza delle protesi può creare davvero dei disagi.

Fortunatamente il chirurgo plastico ha a disposizione diversi modi per evitare questo problema. Ecco di seguito quali pratiche possono scongiurare l’effetto rippling:

  • Utilizzo di protesi in gel di silicone e ad alta coesività, come le protesi nanotesturizzate. Questi impianti, utilizzati da Dottor Cristiano Biagi, presentano delle minuscole incisioni che rendono la superficie estremamente coesiva. Di conseguenza il loro utilizzo riduce nettamente il rippling del seno.
  • Considerare la quantità di tessuto mammario. Il rippling è più evidente nelle donne con una quantità minore di tessuto mammario. Per ridurre al minimo le increspature nelle donne con una scarsa quantità di tessuto mammario, il chirurgo dovrebbe consigliare protesi più piccole. Anche la posizione degli impianti influisce sulla visibilità dell’effetto rippling.
  • Posizionare le protesi sotto i muscoli pettorali, completamente o parzialmente. La mastoplastica additiva sottomuscolare e la dual plane riducono nettamente la visibilità delle increspature, in quanto le protesi mammarie sono ben nascoste sotto i muscoli.
  • Considerare l’eventuale asimmetria del seno. Per creare una simmetria ed evitare il rippling, il chirurgo deve usare protesi di dimensioni diverse per ogni seno.
  • Scegliere una protesi dal profilo adatto alla conformazione del seno della paziente.
  • Evitare le protesi rotonde, le quali hanno maggiori possibilità di incresparsi rispetto alle ergonomiche e alle anatomiche.

E se l’effetto rippling è già evidente? In che modo è possibile rimediare?

Rippling seno: cosa fare per eliminare questo effetto?

Per eliminare il rippling delle protesi al seno il chirurgo può optare per diverse soluzioni, la cui scelta dipende principalmente dalle cause del problema.

Come puoi ben immaginare, tutte le soluzioni sono chirurgiche. Eccole di seguito presentate:

  • Sostituire la protesi troppo piccola, in modo da riempire al meglio la capsula periprotesica.
  • Restringere chirurgicamente la capsula che circonda le protesi, in modo che si adatti meglio all’impianto.
  • Sostituire le protesi saline con protesi in gel di silicone. Le protesi in gel di silicone tendono ad ondulare meno delle protesi saline, in quanto sono più stabili. Infatti il silicone riempie l’involucro in modo più omogeneo rispetto alla soluzione salina.
  • Aggiungere/rimuovere la soluzione salina agli impianti sotto/sovra riempiti.
  • Riposizionare l’impianto: l’introduzione della protesi sotto i muscoli pettorali potrebbe essere d’aiuto. Dà infatti una maggiore copertura alle protesi, riducendo la visibilità delle increspature.
  • Cambiare la forma della protesi: cambiare le protesi rotonde con protesi anatomiche o ergonomiche, che tendono ad incresparsi meno, può essere d’aiuto.
  • Lipofilling per rippling: il trasferimento di grasso da un’altra parte del corpo (come i glutei, l’addome o le cosce) al seno tramite l’innesto di grasso può rendere molto meno evidenti le increspature delle protesi.

Il rippling del seno è un effetto che il chirurgo plastico può evitare tramite le giuste pratiche.

È comunque una possibilità da prendere in considerazione prima di una mastoplastica additiva, in quanto la risposta a un intervento cambia da una donna all’altra.

Comunque sia la chirurgia plastica permette di rimediare a questo problema e nascondere le increspature.

Hai domande a riguardo? Compila il modulo sottostante per contattare Dottor Cristiano Biagi!

 

Foto di cottonbro da Pexels