Mastoplastica riduttiva, quando una taglia in meno fa stare meglio

Mastoplastica riduttiva, quando una taglia in meno fa stare meglio

Un seno florido è il sogno di molte donne. C’è anche una nutrita schiera di donne che invece desidererebbe un seno più piccolo. Molte di esse soffrono di ipertrofia mammaria e presentano mammelle eccessivamente sviluppate e dall’aspetto cadente. La mastoplastica riduttiva è la riposta chirurgica al problema. Vediamo in quali casi è consigliata e in cosa consiste per poter dissipare ogni dubbio e timore in merito. 

Mastoplastica riduttiva cos’è e quali sono i benefici 

L’intervento riduttiva consiste nell’asportazione dell’eccesso di pelle, ghiandola mammaria e tessuto adiposo e nello spostamento dell’areola e del capezzolo più in alto. Il seno viene modellato in base alle caratteristiche di volume proporzionate alla fisicità della paziente per conferire un  aspetto più gradevole e naturale.
La mastoplastica riduttiva permette di correggere eventuali asimmetrie delle mammelle e di ridurre l’estensione delle areole quando sono troppo grandi. 
I benefici sono estetici ma anche e soprattutto funzionali: la sensazione di peso e tensione avvertita a livello cervicale e mammario, la maggiore serenità nella partica sportiva penalizzata dalle grandi volumetria. Non dimentichiamo che l’incidenza e il rischio di dermatiti e di desquamazioni sulla parete toracica nel sottoseno è notevolmente ridotto.

La durata media dell’operazione si aggira tra le 2 e le 4 ore a seconda dell’entità della riduzione richiesta e dalla normale variazione delle tempistiche di sala operatoria.

Il post-operatorio   

Il post operatorio richiede le stesse cautele di una mastoplastica additiva: l’uso di antidolorifici per i primi giorni e l’utilizzo del giusto reggiseno per poi arrivare all’evitare sforzi importanti entro le prime settimane dall’intervento. C’è da dire che spesso le donne che si sottopongono a quest’operazione apprezzano presto il beneficio della taglia in meno. Tengo a ricordare a tutte che è importante rivolgersi sempre al proprio chirurgo di riferimento in tutte le fasi della ripresa. 

Foto di Moose Photos su Pexels