Rifarsi il seno per la seconda volta

Rifarsi il seno per la seconda volta

 

Vi presentiamo la gentile testimonianza di una paziente dopo un intervento di mastoplastica correttiva.

 

Circa un anno fa mi sono sottoposta al secondo intervento per rifare il seno.
Sin da ragazzina, il mio fisico è stato magro e poco formoso. Diciamo che ho iniziato
presto a rendermi conto che madre natura non era stata generosa, con me, nelle forme.
Ho sempre avuto il desiderio di possedere un seno prosperoso, sebbene, per anni, mi
abbia trattenuta la paura di andare sotto i ferri per un’operazione di chirurgia estetica.
Da brava curiosa, però, mi sono sempre informata online riguardo le tecniche, il decorso
post operatorio e le possibili complicanze di un intervento di chirurgia al seno.
Queste ultime, sinceramente, mi spaventavano non poco.
Un giorno, quasi per caso, sono venuta a conoscenza di un chirurgo che operava nella
mia città e di cui non avevo mai sentito parlare. I risultati degli interventi da lui eseguiti
sembravano miracolosi.
Ambivo così tanto ad avere un décolleté all’americana che, con coraggio, ho deciso di
affrontare la paura: era venuto il momento di passare dalla mia seconda scarsa a una
quarta abbondante. Questa, la mia unica richiesta al dottore.
L’operazione, in un primo momento, sembrava andata bene.
Circa un mese e mezzo dopo l’intervento, però, ho iniziato a notare delle strane ed
antiestetiche ondulazioni sul seno sinistro.
Immediatamente, mi sono rivolta al medico che mi aveva operata.
Secondo il suo parere, si trattava di rippling , dovuto alla mia misura di partenza scarsa e al
poco tessuto di rivestimento che aveva la protesi 500 cc da lui impiantata.
Delusa dall’esito dell’intervento e completamente insoddisfatta per le poche informazioni
ricevute, stavo cominciando a rendermi conto che quel seno non mi piaceva, era
eccessivo e non adatto a me.
Dopo parecchi dubbi, a pochi anni di distanza, mi sono convinta a sottopormi al secondo
intervento.
Questa volta, però, mi sono informata a lungo e, dopo molte ricerche, mi sono rivolta al
dott. Cristiano Biagi.
Il suo approccio, totalmente diverso da quello del chirurgo che mi aveva operata la prima
volta, mi ha rassicurata subito.

Ricordo il primo colloquio nel suo studio di Lucca: mi ha fatta sentire immediatamente
accolta e capita, sia come paziente che come persona.
Prima di incontrarlo ero in ansia, a causa della mia precedente esperienza. Mi sono
rilassata appena ho capito che il dottore è una persona meravigliosa, sempre attenta e
presente.
Non ci è voluto molto.
Il dott. Biagi mi ha guidato in una scelta consapevole delle protesi più adatte al mio fisico
di partenza.
Mi ha spiegato che sarebbe stato meglio intervenire con una misura leggermente più
piccola, abbinandola alla tecnica dual plane , più sicura in termini di stabilità e in grado di
restituire un risultato finale molto naturale, diverso e più armonico di quello che avevo
ottenuto nella prima chirurgia del seno retroghiandolare.
Posso solo dire che l’operazione, svoltasi in day-hospital e in sedazione profonda, non mi
ha lasciato praticamente postumi ed è stata un successo.
Adesso, finalmente, mi vedo bella e femminile.
Avrei dovuto rivolgermi da subito al dottor Biagi.
Sono certa che, grazie alla sua serietà professionale e alla capacità di studiare soluzioni
su misura, mi avrebbe risparmiato un primo intervento inutile e faticoso, sia dal punto di
vista fisico che psicologico.
La sua disponibilità, anche durante la fase post operatoria, mi ha fatto comprendere
quanta passione e dedizione metta nel suo lavoro.
Mi ha seguita, infatti, passo dopo passo, anche nei mesi successivi, assicurandosi della
mia ripresa e del mio benessere mentale, oltre che di quello fisico.
Lo consiglio davvero a tutte coloro che decidono di fare un intervento di chirurgia al seno.
Ringrazio di cuore ai dottor Biagi, la sua assistente Natascia e a tutto il suo staff.

 

Foto di Ron Lach da Pexels