Contrattura capsulare e dual plane

Contrattura capsulare e dual plane

Cos’é la contrattura capsulare post mastoplastica additiva e perché si manifesta.

Dopo una mastoplastica additiva, per una serie di circostanze, c’è la rara possibilità che insorgano delle complicazioni come la contrattura capsulare.

Fortunatamente l’incidenza è molto bassa, specialmente se si opta per la tecnica dual plane o per quella sottomuscolare, ma è comunque necessario approfondire questa eventualità.

Oggi ti spiegheremo quindi cosa sia la contrattura capsulare, perché può succedere e quali sono i modi migliori per prevenirla.

Iniziamo subito!

Contrattura capsulare: cos’è?

Prima di parlarti della contrattura capsulare dobbiamo spiegare come avviene l’inserimento delle protesi mammarie in una mastoplastica additiva, che sia dual plane, retromuscolare o retroghiandolare.

Durante l’intervento di mastoplastica il chirurgo estetico confeziona, dietro i muscoli o dietro la ghiandola mammaria, una tasca che possa contenere la protesi.

Nel post operatorio dopo la dual plane, la sottomuscolare o la sottoghiandolare, avviene la cicatrizzazione del tessuto lesionato durante l’apertura della tasca.

Ora, noi siamo abituati a immaginare una cicatrice di forma allungata e abbastanza regolare.

Ma in realtà una cicatrice sostituisce il tessuto danneggiato, tessuto che in questo caso non ha una forma allungata bensì ha la forma rotondeggiante o a goccia della protesi.

Dunque la cicatrice che si forma durante il recupero post mastoplastica dual plane, sottomuscolare o sottoghiandolare prende la forma della protesi e la avvolge completamente.

Il tessuto cicatriziale è in questo caso chiamato capsula periprotesica.

In caso di contrattura capsulare, chiamata anche rigetto delle protesi, la capsula si contrae risultando più piccola della protesi stessa. Di conseguenza stringe fortemente l’impianto protesico causando non pochi problemi alla donna.

Contrattura capsulare sintomi

I sintomi della contrattura capsulare sono caratteristici di questa problematica, quindi non è assolutamente difficile rilevarla.

Ecco di seguito come si manifesta il rigetto delle protesi:

  • indurimento più o meno lieve della/delle mammelle;
  • dolore anche dopo diverse settimane dalla mastoplastica additiva;
  • deformazione del seno sinistro, destro o di entrambi;
  • asimmetria mammaria più o meno evidente.

Se hai riscontrato uno o più sintomi di questo genere contatta subito il chirurgo estetico per fissare una visita, la quale sarà eventualmente supportata da un’ecografia mammaria.

In caso di contrattura capsulare il medico prescrive generalmente dei farmaci, come ad esempio un antinfiammatorio, e valuta se sia il caso di intervenire chirurgicamente.

Spesso è possibile semplicemente aprire la capsula, ammorbidendola, con il bisturi. Talvolta però, nei casi più gravi, è necessario sostituire le protesi e addirittura asportare la capsula stessa.

Non ti preoccupare però: ci sono dei modi per prevenire la contrattura capsulare. E uno di questi è quello di ricorrere alla mastoplastica additiva dual plane.

Come prevenire la contrattura capsulare post mastoplastica additiva

Le innovazioni in ambito chirurgico e l’utilizzo di protesi sempre più moderne, frutto di ampi studi, hanno ridotto drasticamente i casi di contrattura capsulare.

Pensa che su scala mondiale la percentuale delle contratture capsulari verificatesi negli ultimi anni va dal 2 al 5% circa su tutti gli interventi di mastoplastica.

Quali sono gli accorgimenti che prendono i chirurghi estetici per evitare questa complicanza?

Sta tutto nella scelta delle protesi e della modalità d’intervento.

Le protesi più indicate per evitare il rigetto sono le più recenti in commercio, le quali presentano una superficie nano-testurizzata .

Ciò significa che presentano delle microscopiche incisioni, che rendono le protesi ruvide e maggiormente aderenti ai tessuti. Inoltre la nano testurizzazione impedisce la rotazione degli impianti e altri spostamenti che potrebbero scatenare la contrattura capsulare.

Le modalità d’intervento perfette per evitare la contrattura capsulare sono la dual plane e la sottomuscolare.

Nella mastoplastica additiva dual plane il chirurgo inserisce la parte superiore delle protesi sotto il muscolo grande pettorale. La parte inferiore rimane libera, risultando tra la ghiandola e il muscolo.

Nella mastoplastica additiva sottomuscolare le protesi sono inserite dietro il muscolo grande pettorale e dietro il muscolo dentato anteriore.

In entrambi i casi il movimento dei muscoli massaggia la capsula periprotesica. Tale massaggio scongiura ai minimi termini il rischio di rigetto.

Quale tecnica scegliere tra dual plane e sottomuscolare?

La mastoplastica additiva dual plane è la procedura più recente e innovativa per l’aumento delle dimensioni del seno.

Gli svantaggi della tecnica dual plane?

Non pervenuti.

I vantaggi sono invece tanti. Ecco quali:

  • Come abbiamo scritto in precedenza, la netta riduzione del rischio di contrattura capsulare.
  • Un risultato molto naturale in quanto le protesi sono ben celate dietro i tessuti e non visibili dall’esterno.
  • Ecografia mammaria molto chiara, al contrario della tecnica retroghiandolare in cui la vicinanza tra ghiandola e protesi può oscurare l’ecografia.
  • Tempi di recupero post dual plane rapidi e blando dolore pettorale, il quale svanisce in pochi giorni.

La mastoplastica additiva sottomuscolare ha invece i seguenti vantaggi:

  • Riduce il rischio di contrattura capsulare.
  • Garantisce un risultato naturale anche nelle donne che presentano un seno scarsamente sviluppato e una pelle molto fine.
  • L’ecografia mammaria post mastoplastica retromuscolare è molto chiara, quanto lo è dopo una dual plane.

Presenta però anche degli svantaggi.

Prima di tutto i tempi di recupero dopo una mastoplastica additiva sottomuscolare sono molto lunghi e il dolore può protrarsi anche per oltre una settimana.

Il motivo è dato dallo scollamento, al fine di creare la tasca per le protesi, sia del muscolo grande pettorale che del muscolo dentato anteriore.

Inoltre le contrazioni di entrambi i muscoli potrebbero deformare le protesi.

Tra le due tecniche, quindi, sarebbe preferibile optare per la dual plane. Ma ricorda che l’ultima parola sarà quella del chirurgo estetico, che prima di prendere una decisione studierà attentamente la conformazione del tuo seno.

Allora, ora che sai che i rischi di una contrattura capsulare sono davvero molto bassi vuoi sottoporti ad una mastoplastica additiva?

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Foto di jasmin chew da Pexels