Contrattura capsulare post mastoplastica: cos’è, quali sono i sintomi e come si tratta

Contrattura capsulare post mastoplastica: cos’è, quali sono i sintomi e come si tratta

Che cos’è la contrattura capsulare al seno, quali sono i sintomi dopo una mastoplastica e come comportarsi.

Contrattura capsulare. Una delle parole più temute da chi si sottopone a un intervento di mastoplastica additiva sottomuscolare, sottoghiandolare o dual plane… E tra le complicanze post operatorie più seccanti in assoluto.

Tantissime donne temono di ricevere una diagnosi del genere dopo l’intervento di mastoplastica e, probabilmente, anche tu hai delle preoccupazioni a riguardo.

Fortunatamente, il rischio di contrattura capsulare al seno è sempre più basso e ormai sono pochissime le persone che ne soffrono dopo una mastoplastica o una mastectomia, soprattutto se si affidano a un chirurgo esperto e specializzato.

Ma che cos’è, nello specifico, questa complicanza, quali sintomi ha e come prevenirla (o porvi rimedio)? Vediamolo nel corso di questo approfondimento.

Contrattura capsulare alla protesi mammaria: che cos’è?

Il rigetto delle protesi mammarie, in termini medici contrattura capsulare, è una complicanza che interessa in particolare le protesi dopo un intervento di mastoplastica, mastopessi additiva o mastectomia.

Devi sapere che, in fase di guarigione delle mammelle, si forma una capsula cicatriziale intorno alle protesi per il seno.

Questa cicatrice prende il nome di capsula periprotesica; si tratta di una reazione fisiologica del nostro corpo, volta a isolare la protesi dai tessuti mammari.

La capsula periprotesica è dunque un tessuto cicatriziale, una barriera tra le protesi e il seno che si forma sempre dopo un intervento di mastoplastica o simile.

Talvolta la capsula si sviluppa in maniera anomala: ha una superficie inferiore rispetto a quella della protesi e stringe l’impianto deformandolo.

Questo fenomeno è chiamato contrattura capsulare e può diventare un grosso problema perché provoca dolore, infiammazione e altri sintomi poco piacevoli.

Il rigetto delle protesi può avvenire dopo qualche settimana o dopo qualche mese dall’intervento, quando il seno è in fase di guarigione. Solo sporadicamente, in casi eccezionali, si verifica a distanza di uno o più anni dall’operazione chirurgica.

In base alla gravità della situazione e alla sintomatologia, la contrattura si distingue in 4 gradi diversi.

Sintomi contrattura capsulare dopo la mastoplastica

Di seguito, ecco i sintomi più comuni della contrattura capsulare suddivisi per stadi e, dunque, per complessità:

  • Grado 1: la contrattura capsulare di grado 1 è asintomatica, dunque chi ne soffre non mostra sintomi particolari. La formazione di tessuto cicatriziale intorno all’impianto non interferisce con le dimensioni, la forma o la struttura del seno. Il seno appare naturale e rimane morbido al tatto.
  • Grado 2: in questo caso la contrattura si presenta, solitamente, con delle mammelle un po’ più dure del normale al tatto. La forma del seno rimane invariata.
  • Grado 3: quando la contrattura è al terzo stadio, il seno risulta mediamente duro al tatto e potrebbe assumere delle forme anomale. Ad esempio, può essere eccessivamente tondo – soprattutto nel polo superiore – e i capezzoli potrebbero deformarsi. Talvolta la donna può provare dolore, ma non troppo.
  • Grado 4: quando il rigetto delle protesi è al quarto stadio, le mammelle risultano dure e deformi. Le esperienze di contrattura capitolare a questo stadio comprendono anche dolori, spesso forti.

Insomma, si tratta di una condizione fastidiosa, dolorosa e oltretutto può rovinare i risultati dell’intervento.

Ma qual è la causa di questa (fortunatamente rara) complicanza post mastoplastica?

 

Le cause principali del rigetto delle protesi mammarie.

Chi soffre di contrattura capsulare ha spesso cause genetiche ed è comune nelle persone che tendono a sviluppare cicatrici anomale, come la cicatrice cheloide.

Inoltre può verificarsi in seguito a ulteriori complicanze, quali:

  • Sieroma post chirurgico
  • Infezione, spesso da stafilococco
  • Ematoma al seno
  • Rottura delle protesi

Sembra anche che alcuni tipi di protesi mammarie, in particolare quelle molto lisce o molto ruvide, possano stimolare lo sviluppo di una capsula periprotesica anomala.

Per questo motivo gli impianti più moderni e innovativi, come le protesi Motiva utilizzate da Dottor Cristiano Biagi, presentano una superficie nanotesturizzata.

contrattura capsulare protesi mammaria

Tale superficie ha delle microdepressioni che massaggiano la capsula periprotesica ma in un modo non invasivo, riducendo il rischio di contrattura capsulare.

Ci sono inoltre delle istruzioni che dovresti seguire nel periodo post operatorio al fine di evitare il più possibile l’insorgenza di questa complicazione.

Cosa fare per prevenire la contrattura capsulare dopo la mastoplastica additiva?

Durante il decorso post operatorio della mastoplastica additiva dovresti seguire delle indicazioni molto importanti, utili a evitare il rigetto delle protesi e prevenire ulteriori complicanze.

Tali indicazioni, che ti darà anche il chirurgo durante le visite pre-mastoplastica, sono principalmente le seguenti:

  • Evitare il fumo e l’alcool per almeno 2 settimane post mastoplastica additiva, poiché aumentano l’insorgenza di ematomi.
  • Svolgere massaggi al seno volti a prevenire l’insorgenza della contrattura capsulare e favorire il processo di guarigione.
  • Evitare sforzi con le braccia e il busto per almeno 1 mese dopo l’intervento.
  • Utilizzare il reggiseno post mastoplastica additiva per almeno 2 settimane durante il giorno e per almeno 1 mese durante la notte e l’attività sportiva.
  • Non utilizzare indumenti troppo stretti.
  • Detergere regolarmente la parte operata.
  • Evitare la frequentazione di luoghi ad alta carica batterica come la piscina, la sauna, la palestra etc.
  • Rispettare i tempi di ripresa delle attività post mastoplastica.

Inoltre anche il chirurgo può contribuire a evitare la contrattura capsulare scegliendo protesi nanotesturizzate e utilizzando tecniche che riducono il rischio di rigetto delle protesi, ovvero la mastoplastica additiva sottomuscolare o la dual plane.

 

Cosa succede in caso di rigetto delle protesi?

Come dovresti comportarti se sospetti una contrattura capsulare a una o entrambe le mammelle.

Temi che i tuoi sintomi corrispondano al rigetto delle protesi, magari perché hai notato una deformazione del seno o provi dolore al tatto?

Allora chiama subito il tuo chirurgo plastico per fissare una visita di controllo.

In caso di contrattura capsulare i chirurghi, di solito, prescrivono degli antinfiammatori e valutano attentamente gravità della situazione, spesso anche con un’ecografia mammaria.

Nei casi meno gravi, come il rigetto delle protesi di 1° o 2° grado, assumere un antinfiammatorio per contrattura capsulare potrebbe bastare per risolvere la situazione.

In altri casi, si può aprire la capsula con il bisturi e ammorbidirla. Nelle situazioni più gravi risulta necessario asportare la capsula, rimuovere e sostituire le protesi.

Comunque sia, si tratta di una complicanza risolvibile e ormai molto rara, dunque non c’è bisogno di preoccuparsi troppo preventivamente. Assicurati di seguire tutte le indicazioni post intervento e sicuramente andrà tutto per il meglio.

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