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Nausea post operatoria: inconveniente frequente.

un nuovo articolo nel nuovo blog di Cristiano Biagi

Nausea post operatoria: inconveniente frequente.

Vediamo insieme le cause e come evitarle.

 

Uno degli aspetti più preoccupanti per chi si sta sottoponendo a un intervento chirurgico è il decorso post operatorio. Nel caso in cui tu intenda effettuare una mastoplastica additiva di tipo sottomuscolare, retroghiandolare o Dual plane, devi sempre ricordare che si tratta di un intervento chirurgico a tutti gli effetti, con delle regole da seguire e delle conseguenze, a volte anche gravi.

Oggi affrontiamo la nausea post operatoria. Si tratta di un postumo fastidioso ma per niente allarmante. Anzi, potremmo dire che è del tutto normale.

In termini medici la nausea post operatorio, spesso accompagnata da vomito, si definisce PONV, ossia Postoperative nausea and vomiting. Si tratta di un disturbo banale che può presentarsi nelle 24-48 ore a seguire l’intervento.

 

Perché si ha senso di nausea?

L’anestesia somministrata per via gassosa può diminuire i livelli di anandamide, ossia un neurotrasmettitore che agisce sulla percezione della nausea.

Per questo il dott. Biagi è solito sostituire l’anestesia generale con una sedazione profonda. Si può quindi dire con certezza che nelle ore che seguono l’operazione si è monitorati dall’equipe del dott. Biagi, in modo che le possibilità di avere nausea e vomito siano veramente scarsi.

Inoltre, l’anestesia indotta per via gassosa prevede l’intubazione che è il principale motivo di senso di nausea, irritando la gola e l’esofago.

In ogni caso, se un paziente dovesse presentare malessere sarebbe comunque trattenuto una notte in osservazione. Non è pensabile dimettere una persona che ha nausea e vomito. L’assistenza personale  è sempre garantita.

Nel caso in cui non subentrino complicazioni, invece, la paziente può tornare a casa propria la sera stessa dell’intervento.

In genere i sintomi dovrebbero andarsene in un paio di giorni, ma qualora dovessero persistere o essere molto invalidanti, il personale sanitario provvederà a somministrarti dei farmaci antiemetici in grado di attenuare la sensazione di malessere.

Quindi, dopo che il chirurgo avrà valutato la situazione clinica della paziente, deciderà quali farmaci e in che dosaggi dovranno essere forniti.

Bisogna sempre considerare che gli effetti dell’anestesia non sono gli stessi in tutte le persone.

 

Quali sono i soggetti più predisposti?

Come per ogni cosa, determinante è la reazione del fisico a certi fenomeni.

Gli studi stabiliscono che ci sono alcune categorie di persone che risultano essere più sensibili alla PONV.

Vediamo insieme perchè:

  • Le donne: pare che i soggetti di sesso femminile abbiano 3 volte in più la probabilità di sviluppare nausea a seguito di un’anestesia.
  • I non fumatori: anche se tale affermazione può sembrare contraddittoria, chi fuma con regolarità ha una soglia di sopportazione più elevata. Gli idrocarburi aromatici del fumo, infatti, aumentano la metabolizzazione degli anestetici volatili che inducono il vomito.
  • Gli adulti: pare che con l’avanzare dell’età i rischi di imbattersi nel PONV si affievoliscano notevolmente. L’incidenza del vomito è molto più frequente nei bambini con età inferiore ai 3 anni rispetto a quelli di età superiore.

 

Determinante risulta sempre e comunque la somministrazione di anestetici volatili, che prevendono un’intubazione. Per questo la sedazione profonda per via endovenosa praticata dal dott. Biagi risulta essere una soluzione migliore per evitare l’insorgenza di spiacevoli fenomeni.

Affidati a un professionista serio e affidabile, con cui ti senti a tuo agio per poter condividere ansie e timori.

Contatta subito il dott. Biagi per ricevere una consulenza gratuita e per valutare il tipo di intervento più adatto a te!

 

Foto di Karolina Grabowska da Pexels